IVREA - Il 23 febbraio del 1968, allo Stadio dei Pini di Viareggio, per la prima volta scende in campo una rappresentativa italiana di calcio femminile per affrontare la forte Cecoslovacchia. Inizia qui la storia della nostra Nazionale, nata ancor prima dell'istituzione di una vera e propria Federazione che gestisse il calcio femminile nel nostro paese. Si tratta di cinquant'anni di imprese sportive compiute dalle Azzurre: dalla Coppa Europa vinta nel 1969 fino ad arrivare ai giorni nostri con l'imminente fase finale della Uefa Women's Euro, in programma dal 6 al 31 luglio 2022 in Inghilterra.
Una storia che è legata anche al Canavese. Merito della grandissima ex calciatrice Ida Golin, nativa di Ivrea. La sua straordinaria avventura in maglia azzurra rivive attraverso le pagine del libro «Azzurre - La storia della Nazionale di calcio femminile» appena pubblicato dalla Bradipolibri. Infatti l'autore Giovanni Di Salvo, esperto di storia del calcio femminile, ha ricostruito dettagliatamente, per la prima volta, le imprese della Nazionale di calcio femminile dal 1968 ai giorni nostri.
Proprio Ida Golin è stata una delle più forti attaccanti del panorama calcistico femminile tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta. Con la maglia della Nazionale ha debuttato nel 1976 (Italia- Cecoslovacchia del 12-09-1976) collezionando in totale 41 presenze e 29 reti. Tra i suoi tanti successi ottenuti in maglia azzurra ricordiamo la vittoria nel Mundialito del 1986 in cui si laureò anche capocannoniera del torneo con 5 reti (tripletta al Giappone e una rete messa a segno con Messico e Cina). La sua ultima partita con l'Italia la giocò il 13 giugno 1987 (Italia- Inghilterra 2-1).
«Questo libro è un omaggio a tutte le donne che hanno indossato con onore la maglia azzurra e che hanno sudato, lottato, pianto e riso per portare più in alto possibile il nome dell'Italia" - dichiara l'autore Giovanni Di Salvo - "Con la speranza che la storia della Nazionale possa essere fonte di ispirazione per tutte quelle bambine, ragazze e donne di domani a cui è affidato il compito di raccogliere gli sforzi di chi le ha precedute».