CHIESANUOVA - Una canavesana a caccia del titolo italiano di carp-fishing. Si tratta di una specifica tecnica di pesca sportiva, che si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa. Dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati non prima di aver fatto una foto ricordo. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto catch and release o No-kill.
Nel week end del 17-18-19 giugno si è svolto nel bacino Fipsas di Pietrafitta (provincia di Perugia) la seconda prova del campionato italiano di carpfishing femminile. Sul gradino più alto del podio sono salite Luisella Crivaro e la canavesana Rita Saja. Le due portacolori della Carpfishing club Novara hanno dato spettacolo e con una prova maiuscola hanno sbaragliato l’agguerrita concorrenza.
Dalla loro postazione 14, in un lago immerso in una cornice naturale meravigliosa ma anche insidioso in quanto il livello dell’acqua era al di sotto del secondo gradone di sassi, Rita e Luisella hanno regalato emozioni e si sono superate nelle 48ore di gara aggiudicandosi la seconda prova con 26 carpe , 11 pesci in più rispetto alla seconda coppia.
«Ho la socia migliore del mondo – commenta raggiante Rita Saja, originaria di Chiesanuova – Alle 5 di mattina dell’ultima giornata si è ferita ad un dito slamando un pesce, ma ha continuato la gara fino alle 8 quando è stata letteralmente obbligata ad andare al Pronto soccorso per le cure del caso. Ho finito la gara da sola fino alle 10. E’ stata una grande vittoria in un lago molto tecnico in cui le catture erano rese complicate dalla poca acqua».
Dopo il successo in Umbria e forti del secondo posto nella prima tappa del campionato ai Laghi Cesena Azzano Decimo, Rita Saja e Luisella Crivaro sono già pronte per la terza prova che a fine luglio (dal 21 al 24) decreterà le nuove campionesse d’Italia.