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CASTELLAMONTE - Approda alla semifinale delle CSS, Competizioni sportive scolastiche, la squadra di pallavolo femminile dell’Ic Castellamonte. Dopo la vittoria nella prima tornata della competizione il 10 febbraio, il 18 marzo per le ragazze iscritte alla scuola secondaria «Cresto» di Castellamonte e alla scuola secondaria «Olivetti» di Agliè è arrivato il secondo successo consecutivo. Due trionfi per le dodici allieve iscritte al secondo e al terzo anno: nella palestra della scuola «E.Fermi» di Orbassano, contro la squadra ospitante e quella dell’IC Borgaretto-Beinasco, si sono imposte su entrambe con un netto 3-0.

Dopo questa fase gli scontri saranno sempre più competitivi anche per la posta in palio. Le partite, - sempre più vere dicono le allieve - non intimoriscono Alice, Aurora, Caterina e Emma, compagne di squadra e compagne di classe ad Agliè, che giocano a pallavolo tra l’Under 13 e l’Under 14 di Caluso, Rivarolo e Castellamonte, perché regaleranno un biglietto per la fase provinciale della competizione. E come dice il proverbio anche in questi Campionati sportivi studenteschi l’importante non è vincere ma partecipare. Obiettivo della competizione, promossa dal Miur, è diffondere i valori etici dello sport e i benefici sui processi cognitivi, della salute fisica e mentale. L’attività sportiva - recita il progetto tecnico - «Contribuisce ad incidere sul benessere degli studenti, realizzando rilevanti obiettivi educativi e riuscendo a sviluppare competenze indispensabili alla formazione ed alla crescita degli adolescenti, quali il dominio di sé, l’apprendimento collaborativo, il senso della solidarietà, la valorizzazione del ruolo di tutti ed il rispetto del ruolo di ciascuno».

Questo è testimoniato dal racconto delle pallavoliste: «Quando io e le mie compagne di classe, Alice, Caterina ed Emma, abbiamo incontrato le ragazze che erano state chiamate a giocare insieme a noi, nella squadra della nostra scuola, mi sentivo un po’ fuori dalla “comfort zone’’. - racconta Aurora - Conoscevamo queste compagne di squadra solo perché giochiamo in società diverse. Provenivano dalla scuola di Castellamonte. C’era anche un po’ di rivalità sportiva tra di noi. Dopo questa esperienza ho capito che in campo, nella squadra o comunque nello sport, quando c’è la voglia di vittoria, si crea un’intesa che è difficile da spiegare. Vincere con loro è stato bello perché mi sono sentita apprezzata anche quando ho sbagliato: penso che la vera vittoria sia stata andare d’accordo tutte insieme».