VILLAREGGIA - Lunedì scorso, 17 marzo, il Tar del Piemonte ha emesso la propria sentenza sui ricorsi presentati dal Comune di Villareggia e dal Comitato «Villareggia: Vita, Ambiente, Sviluppo Sostenibile» che chiedevano l'annullamento della decisione di Città Metropolitana di Torino di autorizzare il progetto di un grande impianto biodigestore per la produzione di biometano dalla fermentazione di deiezioni animali e scarti agricoli e agroindustriali nel Comune. I ricorsi non sono stati accolti. Resta in vigore l'autorizzazione alla realizzazione del sito.
«Il Tar Piemonte, che durante il procedimento aveva mostrato di aver preso seriamente in considerazione alcuni punti del ricorso, nella propria sentenza ha invece aderito completamente alle tesi difensive di Città Metropolitana di Torino, fornendo in alcuni casi motivazioni a nostro avviso opinabili, frutto forse di un'impostazione più favorevole ad un esito piuttosto che ad un altro - spiegano dal Comitato Villareggia sostenibile - In questi giorni il nostro Comitato, insieme all'amministrazione comunale, i legali e i tecnici analizzerà più in dettaglio la sentenza e valuterà le prossime azioni contro la realizzazione dell'impianto. Il progetto del biodigestore è stato presentato da Filiera Blu-consorzio Capac nel marzo 2021 ed è stato da subito criticato e avversato dalla popolazione di Villareggia e da varie realtà associative, ambientaliste e imprenditoriali del territorio a causa delle eccessive dimensioni dell’impianto, della localizzazione scelta, posta a ridosso del centro abitato e delle abitazioni, già gravata dalla presenza del grande impianto di essiccazione di Capac, con una viabilità non adeguata al di sopra di un’area vulnerabile della falda acquifera».
«Da 4 anni il nostro Comitato e l’amministrazione comunale di Villareggia si oppongono alla decisione di autorizzare l’impianto (finanziato con fondi PNRR) nella localizzazione proposta, illogica anche in considerazione dell'assenza in zona di allevamenti con la conseguenza che gran parte delle materie organiche animali dovrà essere fatta arrivare da grandi distanze - aggiungono dal Comitato - Dopo l'autorizzazione data nell'agosto 2023 da Città Metropolitana, erano stati presentati due ricorsi con cui si evidenziavano le carenze e le sottovalutazioni del processo autorizzativo di Città Metropolitana di Torino, da sempre parsa più orientata a spianare la strada ai proponenti che non a valutare seriamente le problematiche evidenziate dai cittadini e dal Comune di Villareggia. Riteniamo che la realizzazione dell’impianto nella attuale localizzazione comprometterà lo sviluppo dell’area e la qualità della vita delle persone residenti nelle aree circostanti e in generale nel Comune di Villareggia e nei Comuni limitrofi e per questo proseguiremo nel contrasto a questo progetto».