FRONT CANAVESE - Dopo l’incontro, avvenuto nei giorni scorsi in municipio a Front, tra il presidente della Regione, Alberto Cirio, i rappresentanti della Città metropolitana di Torino e i sindaci del territorio, e l’intervento della Coldiretti Torino pronta a ribadire di non accettare l'impatto sui terreni agricoli causato dal progetto attuale della variante alla 460 Lombardore-Front, tornano a far sentire la loro voce gli agricoltori canavesani.
Questi ultimi hanno anche avviato una raccolta firme per bloccare la realizzazione dell’opera. In poche ore, a Rivarossa, sono state centinaia le sottoscrizioni racimolate. «Si tratta di un progetto vecchio di trent’anni – spiega Silvia Marchetto, portavoce degli agricoltori locali – Abbiamo promosso una raccolta firme per dire no alla variante. Vediamo spesso il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, visitare fabbriche e siti industriali. Lo invitiamo a venirci a trovare e passare qualche ora anche nelle nostre aziende agricole. Gli spiegheremo che un’opera così grande avrà un impatto notevole sul nostro territorio e sull’ambiente. Sconvolgerà le servitù esistenti sui terreni interessanti e le abitudini di chi abita nelle vicinanze».
Gli agricoltori sottolineano anche i rischi dal punto di vista ambientale e di inquinamento acustico: «Il tracciato inoltre attraversa alcune aree esondabili secondo i Prg di alcuno Comuni locali. Abbiamo letto della volontà di partire immediatamente coi lavori alla variante. Tuttavia, si dovrebbe tener contro dell’esistenza anche di un percorso alternativo che prevede l’allargamento di strade già esistenti sulle Sp 13 e 20, passando su terreni ex militari. Sarebbe una soluzione meno impattante sull’ambiente e meno costosa».