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SAN GIUSTO CANAVESE - Un cartello (simbolico) di inizio lavori è stato affisso ieri sera da Libera a San Giusto Canavese, all'ingresso della villa confiscata a Nicola Assisi, uno dei più importanti narcotrafficanti italiani. «Noi chiediamo che i lavori di sanificazione della struttura vengano fatti quanto prima, per permettere l'inizio del progetto di restituzione sociale - spiegano da Libera Piemonte - per il bene di tutti. Il bene, confiscato in via definitiva, oggetto di un attentato incendiario in perfetto stile mafioso, non è ancora stato restituito alla collettività». 
 
In serata, sempre a San Giusto, Libera ha promosso un incontro con l’imprenditore Mauro Esposito di Caselle. Imprenditore che, con il suo libro “Le mie due guerre”, racconta la sua ribellione contro l’oppressione e le minacce da parte della ‘ndrangheta. Al tavolo insieme a lui anche Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, Davide Mattiello, componente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta Antimafia, Roberto Catani, avvocato e presidente dell’associazione “Legalità Organizzata”, e Valentina Sandroni, avvocato referente dell’associazione Libera in veste di moderatrice.

Foto tratte dal profilo social di Libera Piemonte.