Una trentina di sindaci dell'alto Canavese aveva sostenuto la richiesta dell'Aldo Moro di Rivarolo per l'ampliamento dell'offerta formativa e la conseguente apertura di un indirizzo di liceo linguistico. Richiesta che non è andata a buon fine e che ha suscitato la reazione di molti primi cittadini. «E' stato un trattamento scandaloso – dice il sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno – siamo stati convocati a Torino quando la Città metropolitana aveva già deciso di bocciare la richiesta della scuola. In questo modo si priva il territorio di un servizio. Purtroppo per la Appendino esiste solo Torino e il suo vice non risponde nemmeno alle lettere scritte». 
 
«Recentemente ho avuto il privilegio di premiare con una borsa di studio, una studentessa di Ceresole Reale per gli ottimi risultati raggiunti nello studio. Parlando con lei ho saputo che mediamente si alza quasi tutte le mattine alle 5 per raggiungere il più vicino liceo linguistico, e questo le fa ancora più onore - dice il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto - anche per questo motivo ho aderito con convinzione alla proposta del preside Focilla del Liceo Moro. Oggi vengo a sapere che la decisione era già stata presa e che il nostro territorio non avrà questa opportunità da offrire ai propri giovani, sono onestamente molto deluso dalla decisione della Città Metropolitana, e confido che potrà essere rivista il prossimo anno».
 
Il sindaco di Levone, Maurizio Giacoletto, sottolinea l'importanza dei servizi sul territorio, rimarcando che anche il Canavese (se qualcuno se lo fosse dimenticato) fa parte della provincia di Torino: «Il nostro è un territorio che viene costantemente penalizzato. Ci sono paesi in cui sono stati tagliati anche i bus per raggiungere le scuole. La richiesta di un servizio in più in una scuola centrale del territorio fa parte di quel buon senso che chi amministra, a tutti i livelli, non può mettere da parte».