Il tricolore è sempre il tricolore. Ma se il rosso viene prima, allora la bandiera è quella dell'Ungheria. Ed è quella comparsa sul manifesto del sindaco di Rivarolo Canavese, Alberto Rostagno, in risposta al manifesto contro il commissariamento del Comune che aveva fatto stampare l'ex primo cittadino Fabrizio Bertot. Nella versione di Rostagno la striscia tricolore (che fa il verso ad analoga striscia pubblicata da Bertot) è al contrario e rimanda alla bandiera dell'Ungheria. Gioco cromatico voluto? O semplice svista?
 
Lo scambio di bandiere non è sfuggito al consigliere comunale Martino Zucco Chinà che ha pubblicato le variazioni cromatiche dei manifesti sulla propria pagina Facebook. «Batte Italia, risponde Ungheria - scrive sarcastico l'ex candidato a sindaco di Riparolium - si chieda scusa a Budapest». La guerra dei manifesti, a Rivarolo, si colora quindi di un vero e proprio «giallo» politico. La risposta di Rostagno al manifesto di Bertot è assolutamente chiara. L'autore del manifesto, però, non si è accorto di aver invertito la bandiera italiana. L'idea di Rostagno sta facendo parlare di sè: almeno su questo, missione compiuta...