RIVAROLO CANAVESE - Stanno arrivando tanti messaggi di solidarietà nei confronti degli amministratori e tecnici di Rivarolo Canavese condannati questa mattina in primo grado, al tribunale di Ivrea, per la morte di Guido Zabena, l'operaio 51enne di Favria annegato nel sottopasso la sera del 2 luglio 2018. 

«La magistratura si rispetta sempre, ma occorre rispettare i sindaci per i quali si chiede alla politica di intervenire, se non con uno “scudo”, con soluzioni giuridiche che li tutelino - dice Marco Bussone, presidente nazionale dell'Uncem - tutelino la loro vita amministrativa, tanto più per questioni legate alla protezione civile. Perché non è sostenibile ci siano responsabilità per questioni ambientali ed emergenziali in capo agli amministratori. Serve una profonda revisione della normativa vigente che chiediamo a Governo e Parlamento. Con urgenza. Sono vicino ad Alberto e alla sua giunta».

«Un sistema che non funziona e che deve sempre necessariamente trovare dei capri espiatori per lavarsi la coscienza anche quando siamo palesemente di fronte alla tragica fatalità. Amareggiato. La mia massima solidarietà e vicinanza», scrive sul proprio profilo social il sindaco di Favria, Vittorio Bellone.

Anche l'ex sindaco di Favria, Giorgio Cortese, interviene nella vicenda: «Come cittadino, voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza al sindaco di Rivarolo e agli amministratori che sono stati oggi condannati. Sono delle brave persone e confido come tutti nel prossimo grado di giudizio. Sono vicino ai familiari della vittima e ne comprendo il dolore. Esorto il sindaco Alberto Rostagno, la sua giunta e maggioranza a proseguire nel loro proficuo lavoro con l’impegno e la determinazione di sempre, forti della fiducia e della stima dei loro concittadini».

«Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad un caso emblematico di quanto sia impegnativo e rischioso dedicarsi alla cosa pubblica - dice il consigliere regionale del Pd, Alberto Avetta - conosco personalmente il sindaco e gli amministratori di Rivarolo, ne ho grande stima e rivolgo loro un abbraccio affettuoso. Le sentenze si rispettano e si contestano in giudizio e mi auguro davvero che tutto si risolva al meglio per le persone coinvolte. Tuttavia è da tempo che Anci insiste sulla necessità di ridefinire il livello di responsabilità degli amministratori locali. Mi aspetto che il nuovo Parlamento, magari con un’iniziativa politica che parta proprio dal Canavese, si faccia carico con estrema urgenza di questo problema».

«Uno Stato che vuole funzionare bene non aumenta le indennità di un amministratore comunale, ne limita le responsabilità. Piena solidarietà al Sindaco Alberto Rostagno ed ai componenti della Giunta coinvolti in una situazione davvero surreale. Un Uomo buono, un medico, un Sindaco attento. Non ho parole», dice invece il consigliere comunale ed ex assessore di Cuorgnè, Davide Pieruccini.

Gli fa eco l'ex sindaco cuorgnatese Beppe Pezzetto: «Non solo da ex sindaco, ma da cittadino, pur consapevole che le sentenze vanno rispettate, non posso esimermi dall’esprimere la mia totale solidarietà per questa sentenza di primo grado al sindaco Alberto Rostagno e agli assessori Francesco Diemoz e Lara Schialvino. Dopo anni di parole a vuoto credo sia necessario definire nuove regole oppure sarà sempre più complicato trovare persone disposte a governare le nostre città».

«Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al Sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno e agli assessori Francesco Diemoz e Lara Schialvino. Auspico che nei prossimi gradi di giudizio si possano chiarire le loro effettive responsabilità, perché non possiamo accettare che gli amministratori diventino a prescindere i capri espiatori di tutti gli eventi tragici che colpiscono i territori dei loro Comuni. È giunto il momento che il Parlamento riformi la normativa che regola le funzioni degli amministratori locali, accogliendo le indicazioni che anche il Consiglio regionale del Piemonte ha formulato in un Ordine del giorno. Non dimentico il dolore dei familiari di Guido Zabena, che ha trovato la morte in quella drammatica sera del 2 giugno 2018: sono loro vicino e devono trovare giustizia ma non credo che addossare le colpe a chi amministra possa considerarsi una risposta moralmente e giuridicamente appropriata». Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle, commenta la condanna del sindaco e di due assessori di Rivarolo.