IVREA - Il confronto sul rinnovo del contratto nazionale delle Telecomunicazioni, scaduto ormai da oltre 2 anni, è in una fase di stallo da dicembre 2024. Mentre la discussione sulla parte normativa, accesa ma proficua, ha provato a trovare una sintesi sulle questioni inerenti la piattaforma sindacale, sulla parte economica l’atteggiamento di alcune aziende ha determinato una incomprensibile fase di stallo. La crisi in cui versa il settore, determinata dalla poca lungimiranza delle scelte governative e dalla totale assenza di elementi regolatori, non può e non deve ricadere sui diritti e sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori.
Se da un lato il confronto in ambito governativo sui temi industriali e regolatori del Settore prosegue con lentezza e senza evidenti interventi concreti, dall’altro la miopia del management delle Aziende e la totale assenza di prospettive industriali hanno comportato una riduzione importante dei ricavi a causa di una concorrenza eccessiva incentrata esclusivamente sulla riduzione delle tariffe che ha avuto come unico epilogo una forte riduzione dei necessari investimenti.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno sempre rivendicato la necessità di interventi specifici a salvaguardia del settore, inerenti scelte industriali ed in difesa dell’occupazione. Si sono svolte in questi giorni le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, circa 6000 sul territorio piemontese, nel quale è stato illustrato lo stato del settore e le cause che hanno determinato la rottura del negoziato. Sono emerse con chiarezza le difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno subito l’erosione del potere di acquisto dei loro salari determinato dall’aumento dell’inflazione di questi anni e con altrettanta chiarezza è emersa la volontà di mobilitarsi per ottenere un rinnovo contrattuale che consegni un nuovo quadro normativo ma soprattutto un giusto aumento salariale.
Per sostenere le rivendicazioni sindacali e per affermare l’assoluta necessità di riaprire in tempi rapidissimi il confronto sul contratto, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno proclamato per l’intera giornata del 31 marzo 2025 uno sciopero nazionale. In Piemonte si svolgeranno due presidi dalle ore 10 alle 13 a Torino (via Fanti, 17 – di fronte sede Unione Industriali) e ad Ivrea (via Costantino Nigra, 2 – di fronte alla sede di Confindustria Canavese. «L’adesione allo sciopero e la partecipazione ai presidi saranno l’occasione per dare un segnale forte alle aziende, al Governo ed all’intero Paese», sottolineano le segreteria di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil.