IVREA - Qualche considerazione sul voto di Ivrea che ha riconsegnato il governo della città al centrosinistra dopo cinque anni di centrodestra. Matteo Chiantore è il nuovo sindaco dopo il successo ottenuto direttamente al primo turno: la frammentazione degli avversari lo ha ovviamente avvantaggiato a fronte anche di un calo dell'affluenza alle urne. In attesa che terminino le operazioni di scrutinio sulle preferenze e sia chiara la composizione, seggio per seggio, del nuovo Consiglio comunale, ecco una prima analisi del voto.
PD PRIMO PARTITO, CINQUE STELLE AI SALUTI
La coalizione di centrosinistra è stata trainata anche questa volta dal Pd che si conferma il primo partito in città. Era già successo alle scorse politiche di ottobre (caso più unico che raro). Il trend dei democratici a Ivrea è sostanzialmente immutato: cinque anni fa portarono a casa 2762 voti (26,93%); alle politiche 3206 voti (28,1%); lo scorso weekend 2858 (31,45%). Eleggono in Consiglio comunale sette esponenti, oltre ovviamente al sindaco e ad almeno due o tre assessori. Successo su tutta la linea. Male, invece, il Movimento 5 Stelle: cinque anni fa i grillini ottennero la fiducia di 1456 eporediesi (pari al 13,55% del totale) ma correvano da soli. Alle politiche di ottobre 1105 voti (il 9,7%). Lo scorso weekend appena 333 preferenze, pari al 3,66%. Al netto di eventuali ripescaggi il Movimento 5 Stelle è fuori dal Consiglio comunale di Ivrea.
CIVICI SUGLI SCUDI
I voti in uscita dal Movimento 5 Stelle sono stati in gran parte intercettati, dati alla mano, da Laboratorio Civico Ivrea, seconda forza della coalizione che ha vinto le amministrative. Laboratorio ha preso 984 voti, pari al 10,83%. E' il miglior risultato civico in questa tornata. Viviamo Ivrea si è fermato al 6,59% (cinque anni fa era al 18% ma correva da sola) ma ha dato un contributo determinante a conti fatti. Bene anche la lista civica del sindaco Sertoli con 947 voti e il 10,42%: ha fatto meglio di tutti nella coalizione che sosteneva l'ex sindaco ma ha fatto meglio anche di tutti i partiti di centrodestra che sostenevano un altro candidato.
MAZZATA PER IL CENTRODESTRA
Non ha pagato la scelta di Fratelli d'Italia di puntare sul giovane Andrea Cantoni. Ora non è solo un'opinione: lo dicono i numeri. Fratelli d'Italia, primo partito della coalizione, sfonda ovunque in Italia tranne che a Ivrea: 875 voti e il 9,63% del totale (alle scorse politiche di ottobre di voti ne aveva presi 2435 con il 21,3% dei consensi). Crollo della Lega: 378 voti, il 4,16%. Cinque anni fa il partito aveva trainato Sertoli al successo con 1295 voti (il 12,63%). Alle politiche di ottobre il carroccio aveva comunque portato a casa 825 voti (7,2%). Il dato odierno estromette di fatto la Lega dal Consiglio comunale: il partito è passato in cinque anni dal trainare l'amministrazione di centrodestra, con diversi assessori in giunta, a zero posti nel parlamentino. Solo se Cantoni si dimetterà dall'incarico di consigliere di minoranza (cosa che ha già annunciato di voler fare) potrebbe essere ripescato un consigliere della Lega. Male, ma era abbastanza scontato, anche Forza Italia con appena 142 voti (1,56%), più o meno quelli che ha preso il Popolo della Famiglia.
IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE
Con il sindaco Chiantore entrano in Consiglio comunale sette esponenti del Pd, due di Laboratorio Civico e uno di Viviamo Ivrea. In minoranza con Sertoli entra un consigliere della sua lista civica, un consigliere di Azione-Italia Viva, un consigliere della civica Piccoli-Cafarelli. Per il centrodestra insieme a Cantoni un consigliere di Fratelli d'Italia. Questo ovviamente al netto di ripescaggi, dimissioni e (tra qualche giorno) nomine in Giunta.