Durante l'ultimo consiglio comunale di Ingria anche la Rai ha tenuto banco nella discussione politica. Più precisamente ha tenuto banco il fatto che, nonostante il canone della tv di Stato, adesso, si paghi nella bolletta elettrica, in alcuni paesi di montagna il segnale della Rai ancora non si vede.
Il piccolo parlamento ingriese ha votato (all'unanimità) una richiesta di un miglior servizio di trasmissione televisiva, soprattutto in vista dell'inserimento del canone Rai nella bolletta telefonica, considerato che numerosi sindaci dopo l'introduzione del digitale terrestre hanno segnalato sempre più crescenti difficoltà a ricevere un segnale chiaro, cosa che ha provocato anche la disdetta del canone di molti utenti, mentre molti altri continuano a pagarlo senza ricevere un servizio di qualità, cosa che nelle aree montane come la Val Soana, fa restare elevato il livello di "digital divide" che ha la sua prima fonte nella difficoltà di ricezione del segnale tv e radio.
«Riteniamo che se da una parte sia necessario diminuire l'evasione - dicono il sindaco Igor De Santis e il consigliere Andrea Cane - dall'altra debba essere assicurato un adeguato servizio ai nostri cittadini consentendo la ricezione di tutti i canali, in primis di quelli Rai. Nel caso ciò non avvenisse predisporremo, a partire da quest'estate, un punto informativo che dal sito istituzionale del Comune fino ai nostri uffici, indicherà ai cittadini le modalità precise per effettuare la disdetta del canone nel caso che (vista la poca sensibilità dello Stato nel migliorare il segnale televisivo), questi decidano di non tenere più un apparecchio televisivo all'interno delle proprie mura domestiche, in quanto inutilizzabile».