La ferrovia Canavesana di Gtt, l'anno scorso, era stata inserita da Legambiente tra le dieci peggiori ferrovie d'Italia in quanto al servizio offerto agli utenti. Ed è probabile che la non certo invidiabile «medaglia» possa essere confermata anche nelle prossime indagini. E' quanto annuncia Legambiente secondo i dati della campagna «Pendolaria» sulla situazione del trasporto ferroviario regionale. Nelle dieci ferrovie peggiori in tutta Italia, infatti, nulla sembra essere cambiato.

«Dopo la manifestazione No Tav di sabato scorso a Torino vogliamo ribadire con numeri alla mano le ragioni della nostra mobilitazione a fianco di chi ogni giorno prende il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università - dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - dal 2002 ad oggi i finanziamenti statali hanno premiato per il 60% gli investimenti in strade e autostrade. Queste priorità vanno cambiate. La priorità di investimento dei prossimi anni in Piemonte non è un’opera inutile e dannosa come la Tav ma la riattivazione delle 14 linee ferroviarie soppresse negli anni scorsi e la realizzazione della linea 2 della metropolitana di Torino».

Secondo il dossier Pendolaria non c’è nessuna buona notizia sulla tratta Settimo Torinese-Pont Canavese. «I pendolari della linea continuano a lamentare disagi provocati da treni cancellati senza preavviso con frequenze inadeguate. L’età dei convogli sfiora i 30 anni; la loro composizione in molti casi risulta del tutto inadeguata. I ritardi, ormai cronici nelle ore di punta, non scendono quasi mai sotto i venti minuti e con molti treni che si fermano a Rivarolo, costringendo chi continua per Pont Canavese a dover prendere un autobus con ulteriore perdita di tempo. Addirittura in questo caso si nota un peggioramento rispetto allo scorso anno perché i convogli al momento devono viaggiare tra Settimo Torinese e Rivarolo Canavese alla velocità massima di 50 km/h a causa della mancanza dei nuovi sistemi di sicurezza».

«Servono due scelte non più rinviabili - conclude Legambiente - aumentare i treni in circolazione e realizzare le opere indispensabili a rilanciare il trasporto ferroviario per i pendolari. Basta con le promesse e i rinvvi degli interventi».