CUORGNE’ - Torna ad accendersi la discussione politica sul centro anziani di Cuorgnè. Come comunicato attraverso i social dal consigliere comunale di «Cuorgnè c’è», Davide Pieruccini, il direttivo del sodalizio ha restituito le chiavi della sede a Villa Filanda. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Giovanna Cresto, continua a lavorare per trovare una soluzione condivisa e una nuova casa agli utenti del centro incontro. E’ già stato concordato nelle prossime settimane un nuovo sopralluogo per un locale, potenzialmente adatto, in centro, in vicolo Trinità.
Sulla vicenda, entra a gamba tesa dai banchi dell’opposizione consiliare Pieruccini: «Le organizzazioni come il Centro Anziani offrono supporto e socializzazione, vitali per il benessere della comunità, e la loro chiusura può avere conseguenze significative. Doveva essere fondamentale promuovere collaborazione e dialogo piuttosto che optare per una chiusura arrivata con metodi discutibili, come serrare un locale caldaia lasciando al freddo gli anziani con la speranza di vedere abbandonare i locali di Villa Filanda il prima possibile. Il messaggio che passa è cruciale: una comunità che non investe nei propri servizi rischia di impoverirsi, non solo economicamente, ma anche socialmente, perché la vera ricchezza di una città si misura anche dalla qualità della vita dei suoi cittadini e dalla capacità di inclusione e supporto reciproco. Oggi il direttivo del Centro anziani ha consegnato le chiavi di Villa Filanda all’amministrazione Comunale… una associazione mesa alle strette che si è vista decimare presenza e tesseramenti a causa soprattutto del peggiore dei metodi, il freddo per una categoria fragile. Evidentemente il “metodo assedio stile Stalingrado” a distanza di 80 anni ha portato ad un esito differente di quello che abbiamo letto sui libri di storia… purtroppo, stremati e sempre più soli, non hanno avuto altra scelta che alzare bandiera bianca ed abbandonare un luogo per loro acquistato dal Comune di Cuorgnè con delibera di Consiglio datata 06/1996: quando si perde un servizio per i cittadini si perde tutti. Bisognerebbe rendersene conto. Con questa decisione passa il messaggio sbagliato e, se questa è la strada, non lamentiamoci se la città sarà sempre più povera ma costosa. Ultimamente odio le chiusure… tutte. La battaglia politica non si fermerà di certo qui».
La prima cittadina di Cuorgnè, Giovanna Cresto, specifica: «Il contratto di affitto dei locali di Villa Filanda è terminato, per scadenza naturale, il 30 aprile 2024. Non è stato rinnovato perché il Centro era moroso. Il 22 maggio il presidente Lupica ha restituito le chiavi della Villa. Avrebbe dovuto tenere solo quelle di accesso al giardino. Questo perché il Comune li ha autorizzati ad utilizzare gratuitamente il parco e la tendostruttura da giugno a fine settembre. A metà dicembre abbiamo incontrato il direttivo del Centro anziani proponendo 3 soluzioni alternative e anche economicamente più sostenibili rispetto allo stabile di via Piave. Non sono state accettate. Durante un sopralluogo a fine gennaio da parte del servizio manutentivo è stata rilevata la presenza in una stanza al primo piano di 2 riscaldatori portatili non a norma e addirittura di due bombole del gas, non autorizzate. Una situazione rischiosa e certamente non tollerabile da parte nostra. Oltretutto, abbiamo appreso che il tesseramento per l’anno in corso non era stato avviato e quindi i soci continuavano ad utilizzare gli spazi di Villa Filanda oltre che indebitamente pure senza copertura assicurativa. Per tutti questi motivi li abbiamo invitati a restituire nuovamente le chiavi e a lasciare definitivamente libera quella sede».
«Negli ultimi, mesi come amministrazione ci siamo impegnati a risolvere questa criticità, soddisfare le loro esigenze e favorire la continuazione delle attività del sodalizio. Abbiamo proposto loro di farci carico del trasloco degli arredi nella nuova “casa” e di custodire in un magazzino quelli eventualmente in eccedenza. Ritengo che si siano fatti ultimamente dei piccoli passi avanti in questo senso. Il direttivo ha versato al Comune di recente circa 900 euro racimolati con una raccolta fondi specifica. Inoltre, nelle prossime settimane è stato concordato un nuovo sopralluogo per valutare insieme una location in vicolo Trinità, che permetterebbe al centro incontro anziani di continuare con le proprie iniziative in sicurezza e in spazi riscaldati e dotati dei servizi necessari».