TORINO - Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza che rinnova per il Piemonte la zona rossa fino al 3 dicembre, «ferma restando la possibilità di una nuova classificazione il 27 novembre come previsto dall'ultimo Dpcm». Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta restano in Area Rossa. Puglia e Sicilia restano in Area Arancione.
«Il report settimanale conferma un rallentamento significativo della velocità del contagio ed in particolare segnala un RT che scende ancora e si avvicina sensibilmente al valore 1 - ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio - sono sicuramente segnali positivi che dimostrano che il Piemonte sta facendo un percorso virtuoso, ma dobbiamo continuare a lavorare con prudenza e rigore per puntare al ritorno ad una normalità stabile. Per questo siamo al lavoro per individuare un meccanismo per riaprire che possa davvero riportare il Piemonte fuori dalla crisi. Ma che sia per sempre».
Le disposizioni per il Piemonte
In tutto il Piemonte si deve quindi continuare ad osservare le seguenti disposizioni particolari:
Spostamenti. E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territorio regionale, all’interno di esso e anche all'interno del proprio Comune, salvo se motivato da comprovate esigenze di lavoro, salute, necessità e urgenza, da giustificare con autocertificazione. Vietati anche gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro.
Sono comunque permessi gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza dove è consentita. E’ sempre ammesso il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.
Negozi chiusi. Sono chiusi i negozi di commercio al dettaglio ed i servizi alla persona, ad eccezione di alcune categorie: tra le altre, alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, fiorai, cartolerie, lavanderie, profumerie, parrucchieri e barbieri, negozi per bambini e neonati, di biancheria, di giocattoli, di prodotti informatici, articoli sportivi, ottica, ferramenta, commercio di libri in esercizi specializzati. Chiusi i mercati non alimentari.
Ristorazione. Chiusura per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione di mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, con asporto e divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Scuola e Università. Le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente a distanza, ad eccezione delle scuole materne, elementari e del primo anno della media. Consentite le attività di laboratorio e quelle per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
E’ sospesa l’attività in presenza in Università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica.
Sport e attività motoria. Sono sospese le attività sportive anche nei centri all’aperto e tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. E’ consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro, con obbligo di indossare la mascherina, e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale.
Smart working. I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili, anche in ragione della gestione dell'emergenza.