Sono state presentate martedì 12 luglio due iniziative che hanno la finalità di facilitare l’inclusione socio lavorativa di persone che stanno scontando una pena. Il primo progetto “Liberi di Lavorare”, finanziato dalla Fondazione CRT, vede la partecipazione della Fondazione Ruffini in qualità di soggetto capofila, oltre ad un ampio partenariato comprendente anche il Comune di Ivrea e prevede di realizzare un’attività di inserimento lavorativo per soggetti in esecuzione penale o che abbiano finito di scontare una pena da non oltre sei mesi. Il secondo progetto è realizzato, invece, dal Comune di Ivrea con un contributo regionale, con l’avvio di un cantiere di lavoro: due persone ancora detenute vengono impiegate in lavori di cura e manutenzione di aree pubbliche.
PROGETTO “LIBERI DI LAVORARE”
Le persone detenute al momento della scarcerazione sono esposte a un forte rischio di esclusione sociale: nella maggior parte dei casi infatti, una volta liberi, non solo non hanno un’occupazione, ma non sanno nemmeno muoversi in modo autonomo per reperirne una. Spesso non hanno un posto in cui abitare e necessitano di aiuto, ma non conoscono i servizi a disposizione. Sono in sostanza disorientati e spesso soli. Queste condizioni fanno sì che, al momento della scarcerazione, i detenuti siano esposti ad un forte rischio di esclusione sociale e di recidiva: non sapendo come mantenersi e non potendo contare sull’aiuto di nessuno, vedono come unica alternativa il commettere nuovi reati. La ricerca evidenzia come il lavoro abbia una funzione rilevante nella costruzione dei percorsi sociali d’inclusione e di prevenzione della recidiva: il lavoro permette all’ex detenuto sia di costruire nuovi legami interpersonali, sia di potersi mantenere in modo lecito.
ENTE FINANZIATORE: Fondazione CRT
PARTNER: Città di Ivrea, Casa Circondariale di Ivrea, Ciss 38, In.Re.Te., Asl To4, Ufficio di Esecuzione Penale Esterna
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi (aprile 2016 – aprile 2017)
BENEFICIARI:
Sei persone aventi uno dei seguenti requisiti:
Essere in prossimità di scarcerazione
Usufruire di misure alternative alla carcerazione
Aver terminato la pena da non oltre 6 mesi.
CANTIERE DI LAVORO
L’inserimento di lavoratori in cantieri non costituisce rapporto di lavoro ed è integrato da interventi di politica attiva finalizzate a favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti. L’individuazione delle persone è a cura dell’Amministrazione Penitenziaria, dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, in raccordo con gli Enti ospitanti, il Ser.D e i Consorzi socio assistenziali. I lavoratori possono svolgere attività forestale e vivaistica, di rimboschimento, di sistemazione montana e costruzione di opere di pubblica utilità. I progetti possono avere una durata da due a dodici mesi.
Per coloro che partecipano all’iniziativa è previsto un sostegno al reddito. L’indennità giornaliera, i servizi al lavoro e i costi per la sicurezza sono a carico della Città Metropolitana, che riceve le risorse dalla Regione. Il trattamento previdenziale, assistenziale ed assicurativo dei lavoratori inseriti nei cantieri di lavoro è invece a carico degli Enti utilizzatori. Il Comune di Ivrea ha presentato un progetto che prevede l’inserimento di due persone per 6 mesi (130 giornate lavorative) a tempo pieno. Il Comune di Borgiallo ha invece presentato un progetto di cantiere intercomunale che prevede l’inserimento di 4 persone a tempo parziale per un anno (260 giornate lavorative). I due progetti sono stati entrambi finanziati e sono attualmente in essere.