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CANAVESE - Si è conclusa con profonda partecipazione emotiva e un forte significato simbolico la missione istituzionale in Ucraina che ha visto coinvolta una delegazione italiana che ha visto come rappresentante della Regione la partecipazione del Consigliere Regionale del Piemonte Sergio Bartoli. L’iniziativa ha toccato i luoghi più significativi del conflitto, rafforzando il legame tra il Piemonte e la Regione di Kharkiv, in un percorso di solidarietà e vicinanza concreta.

Il momento centrale della missione si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia a Kyiv, dove la delegazione italiana è stata accolta con straordinaria cordialità e rispetto da parte dell’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario, Carlo Formosa, e da una rappresentanza istituzionale ucraina di altissimo profilo, guidata da Oleh Syniehubov, Capo dell’Amministrazione Militare Regionale di Kharkiv, insieme a numerosi esponenti delle amministrazioni locali di Kupiansk, Krasnokutsk e Rohan.

L’Ambasciatore Formosa, nel suo intervento, ha espresso con chiarezza la vicinanza della Repubblica Italiana al popolo ucraino, sottolineando l’importanza della cooperazione tra territori e ringraziando la delegazione per l’impegno profuso a nome delle istituzioni piemontesi.

LA CITTADINANZA A BARTOLI

Durante la cerimonia, il Consigliere Sergio Bartoli ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Krasnokutsk, conferita dalla Sindaca Iryna Karabut: un riconoscimento che ha suggellato anni di dialogo, collaborazione e gesti di solidarietà. In tale occasione, Bartoli ha consegnato una lettera ufficiale nella quale ha ricordato l’impegno portato avanti fin dai tempi del suo mandato da sindaco di Ozegna, sottolineando la generosità delle comunità piemontesi e canavesane, l’impegno dell’associazione La Memoria Viva, e i gesti concreti compiuti negli anni: dai generi alimentari alle ambulanze, dai farmaci fino alla recente donazione di uno scuolabus.

«Questa cittadinanza ha per me un valore doppio: umano e istituzionale. È un riconoscimento che condivido con chi ha creduto in questo ponte tra territori, fatto di piccoli ma significativi gesti. L’ho scritto nella mia lettera: continueremo a costruire relazioni vere, fondate su umiltà, amicizia e cooperazione», ha dichiarato Bartoli. Nel corso dell’incontro si sono svolti due importanti collegamenti video istituzionali. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso parole di sincera stima e riconoscenza per la delegazione, ringraziando il Consigliere Bartoli per aver rappresentato in maniera impeccabile l’intera Regione. Cirio ha ribadito la vicinanza profonda del Piemonte al popolo ucraino, sottolineando come la solidarietà istituzionale sia oggi un valore imprescindibile da coltivare e difendere.

Il Segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, anch’egli collegato, ha evidenziato l’importanza di sostenere concretamente l’Ucraina, apprezzando il lavoro svolto dal territorio piemontese e ribadendo la disponibilità a collaborare in future iniziative a sostegno delle comunità colpite.

VISITE NEI LUOGHI SIMBOLO DELLA RESISTENZA UCRAINA

La missione ha incluso anche un’intensa attività di visita e testimonianza nei luoghi simbolo della resistenza ucraina. A Irpin, la delegazione ha visitato i resti del Ponte Romaniv, tristemente noto per il ruolo centrale nell’evacuazione dei civili durante l’invasione, e la Casa della Cultura, parzialmente distrutta dai bombardamenti. A Bucha, è stata visitata la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e il Memoriale dedicato alle vittime delle atrocità commesse, in un momento di raccoglimento profondo. A Hostomel, l’attenzione si è concentrata sul Liceo n.2, gravemente danneggiato, mentre a Kyiv è stato visitato l’Ospedale Pediatrico Nazionale Ohmatdyt, struttura simbolo della resilienza sanitaria ucraina.

La missione si è conclusa in Piazza dell’Indipendenza, con l’accensione di un cero in memoria delle vittime: un gesto silenzioso ma carico di significato, in un luogo che oggi rappresenta il cuore simbolico della libertà ucraina. Nel corso della visita, sono stati ufficialmente consegnati due mezzi donati – un fuoristrada e un’ambulanza – ai Comuni di Kupiansk e Krasnokutsk, grazie al lavoro dell’associazione La Memoria Viva, in collaborazione con enti piemontesi e comunità locali.

A conclusione della missione, è doveroso sottolineare il contributo prezioso dei componenti della delegazione italiana che hanno dato sostanza e cuore a ogni tappa del viaggio. Con Bartoli erano presenti Daniela Ruffino, il Vicesindaco di Pertusio Antonio Cresto e Roberto Falletti, in rappresentanza dell’associazione umanitaria La Memoria Viva, che ha dato continuità e forza al lavoro di solidarietà che da anni unisce il Piemonte all’Ucraina. È grazie alla sua instancabile dedizione se molti aiuti, materiali e simbolici, sono giunti a destinazione. La donazione dei mezzi di emergenza a Kupiansk e Krasnokutsk è solo l’ultimo tassello di un percorso costruito con coerenza, cuore e visione.

L’onorevole Ruffino ha sottolineato con forza l’impegno del Parlamento italiano nel non far calare il silenzio sulla sofferenza del popolo ucraino e Antonio Cresto, già sindaco di Pertusio, ha evidenziato come la difesa della libertà e della dignità umana che si sta compiendo in Ucraina sia un esempio e una lezione per tutta l’Europa. «Quello che questo popolo sta facendo – ha affermato – ci deve far riflettere. La loro determinazione è uno specchio per la nostra coscienza democratica». «L’accoglienza che ci è stata riservata è stata straordinaria, autentica e umanamente profonda” – hanno dichiarato congiuntamente Sergio Bartoli, Daniela Ruffino, Antonio Cresto e Roberto Falletti - torniamo a casa più ricchi di relazioni, consapevolezze e determinazione a proseguire, insieme, su questo cammino di pace e solidarietà».

Durante l’incontro, le autorità ucraine hanno consegnato al Consigliere Bartoli una comunicazione formale indirizzata al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, esprimendo il desiderio di avviare un percorso di cooperazione culturale e istituzionale tra la Regione di Kharkiv e il Piemonte. Un gesto simbolico e propositivo che testimonia la volontà di costruire legami duraturi anche sul piano della collaborazione tra enti territoriali.