Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha espresso parere positivo all’iscrizione nella Lista propositiva nazionale della candidatura della “Via Francigena in Italia”. La conferma è arrivata martedì 24 gennaio in sede di riunione del Consiglio Direttivo. L’intero percorso in terra piemontese, circa 650 chilometri, coinvolge 107 comuni, cinque province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria). In Canavese, da Carema fino a Ivrea e poi verso Piverone e Viverone, la Via Francigena è stata di recente valorizzato con un boom di turisti e pellegrini.
Un passo importante per l'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa nell'iter di candidatura alla lista del Patrimonio Mondiale. La prima fase della candidatura prevede, infatti, la richiesta di iscrizione nella Tentative List nazionale, con la quale lo Stato evidenzia al Centro del Patrimonio Mondiale, World Heritage Center-WHC, i motivi dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Il percorso della candidatura Unesco della Via Francigena, iniziato nel 2010 e poi sospeso l'anno successivo, dal 2017 è entrato in una nuova fase operativa che vede coinvolto il Mibac, le Regioni italiane e l'Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf). La fase dell’analisi preliminare del tratto italiano, presentata nella primavera 2018 grazie al lavoro congiunto delle sette Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, con la Regione Toscana capofila) con Mibac e Associazione Europea delle Vie Francigene, si conclude dunque positivamente con l’inserimento nella tentative list.
E’ iniziata nel frattempo la seconda fase per la definizione dello studio di fattibilità europeo della candidatura che coinvolge Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia. All’interno di questo studio sarà sviluppata una strategia di candidatura della Via Francigena comprendente una proposta generale dell’intero itinerario, in cui sarà sottolineato come, le sue distinte sezioni, potranno essere individualmente ed in tempi diversi, candidate nella Lista del Patrimonio Mondiale, lasciando comunque indiscusso il valore universale della Via.
«L'itinerario europeo merita di veder riconosciuta la sua straordinaria particolarità ed importanza sia sotto il profilo culturale che naturale - fanno sapere dall'Associazione Europea delle Vie Francigene - la Via Francigena rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo per i territori, ma anche di tutte le comunità locali che dovranno essere coinvolte in questo progetto. Si tratta di un bene complesso, patrimonio dell'umanità, da tutelare e valorizzare all’interno della rete Unesco, la quale andrebbe ad aggiungersi a quella del Consiglio d’Europa che ha certificato la Via Francigena dal 1994».
«La candidatura della Via Francigena è una notizia bellissima per un progetto in cui abbiamo creduto molto - dice l'assessore regionale alla cultura e al turismo, Antonella Parigi - per la sua capacità di valorizzare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico di alcune aree della nostra regione, nonché di dare impulso a un turismo lento e sostenibile. Un risultato importante, quindi, frutto di un grande lavoro di squadra, a livello regionale come nazionale, che continueremo per portare fino in fondo l'iter di questa candidatura».
CANAVESE - La «Via Francigena» candidata ad entrare nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco
Ivrea Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco ha espresso parere positivo all'iscrizione nella Lista propositiva della candidatura della «Via Francigena». Il percorso della proposta è iniziato nel 2010
