Stamane, in molte piazze italiane, ampia mobilitazione ambientalista contro i cambiamenti climatici, con una massiccia partecipazione giovanile. Nei giorni scorsi il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti (M5S), ha mandato una circolare ai presidi invitandoli a giustificare le assenze degli studenti che partecipano allo sciopero per il clima.
«Il provvedimento del ministro Fioramonti è stato di una gravità inaudita, oltre ad essere una sciocchezza clamorosa – commenta il senatore della Lega, Cesare Pianasso – visto che i seguaci di Greta Thunberg protestano contro tutti i Paesi che non sono stati finora abbastanza attenti alle tematiche ambientali, lui li invita a manifestare contro il suo stesso governo? Mi sembra un cortocircuito mentale. Del resto, non posso aspettarmi niente di sensato da chi alla sua prima uscita ha pensato bene di lanciare l’idea della tassa sulle merendine, né da un governo che ventila l’introduzione di nuove accise sui diesel, come se quelle esistenti non fossero sufficienti. Pura demagogia, ma con effetti negativi concreti per le persone, soprattutto per quelle meno abbienti».
Resta il fatto che il tema ambientale è molto delicato. «Va affrontato in maniera seria, non certo con vuota retorica e demagogia – aggiunge il parlamentare – La volontà dei ragazzi di essere attori protagonisti della nostra società è positiva, ma non si risolve il problema dei cambiamenti climatici con gli slogan e i cortei. E mi chiedo a cosa serva, com’è successo in altre occasioni anche in Canavese, portare bambini e ragazzini di elementari e medie a queste manifestazioni: sarebbe molto più sensato, e logico, che il tempo venisse impiegato per approfondire l’argomento. Per non parlare poi di certi noti ambientalisti, che per anni in televisione e sui quotidiani nazionali fanno propaganda no tav, e poi strepitano contro le emissioni di CO2 ai «Fridays for future»: curioso, visto che la nuova linea Torino-Lione è pensata proprio per abbattere il numero di tir che attraversano il Frejus ogni anno. Il mio timore è che i tanti ragazzi che sinceramente credono di doversi impegnare per l’ambiente vengano poi strumentalizzati per altri fini».