Riceviamo e (purtroppo) siamo costretti a pubblicare l'ennesimo grido d'allarme dei pendolari della ferrovia Canavesana. «Purtroppo» perchè, dopo anni di problemi, lamentele e incontri, i problemi dovrebbero essere acqua passata. Invece la situazione aziendale della Gtt, che gestisce la ferrovia, non permettere la risoluzione di alcun problema. Caso mai, tra rallentamenti obbligatori, stazioni parzialmente soppresse e treni che si rompono con una frequenza imbarazzante, i problemi sono persino aumentati...
«Scriviamo per denunciare ancora una volta i gravissimi disservizi che si stanno verificando sulla Ferrovia Canavesana gestita da GTT. In questi giorni stiamo impiegando mediamente un'ora e mezza per recarci in treno da Rivarolo a Torino. I treni, costretti a non superare la velocità di 50 km orari, sono in costante ritardo, con i convogli in partenza da Torino che sostano a Stura anche per 20 minuti negli orari di punta.
Nonostante la soppressione, per molte corse, della fermata di Feletto, con i conseguenti disagi per i pendolari, non solo i problemi non sono stati risolti, ma la situazione sembra addirittura peggiorata. Centinaia di persone usufruiscono quotidianamente del treno per raggiungere il capoluogo dal Canavese, subendo disagi degni di una ferrovia del Terzo Mondo, tanto che questa linea è già stata inserita fra le dieci peggiori d'Italia. Un calvario quotidiano, con danni incalcolabili per gli utenti – soprattutto lavoratori e studenti - che hanno pagato un abbonamento e non vedono rispettato l'orario. Sessioni di esame saltate, decurtazioni di stipendio per i ritardi sul posto di lavoro, coincidenze e visite mediche prenotate perse a causa dell'inefficienza del servizio sono solo alcuni esempi.
Siamo persone, non numeri, cittadini, non merci. Chiediamo alla Regione Piemonte di convocare con urgenza i responsabili di GTT per cercare di risolvere in tempi brevi una situazione diventata ormai insostentibile. Chiediamo una verifica attenta dell'effettiva esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della linea nei tempi stabiliti. Sollecitiamo un interessamento dei Sindaci, della Città Metropolitana e dei Parlamentari canavesani per affrontare questa grave carenza nei collegamenti tra il Canavese e Torino. Se la Ferrovia Canavesana muore, muore l'intero territorio e l'agonia ormai sta durando da troppo tempo. Non possiamo più restare a guardare e subire in silenzio». Un gruppo di pendolari
CANAVESANA - Utenti in rivolta: «Intervengano i parlamentari»
Bosconero Tra rallentamenti obbligatori, stazioni parzialmente soppresse e treni che si rompono con una frequenza imbarazzante...
