Riunione ieri a Roma, presso il Dipartimento Nazionale Protezione Civile, per l'analisi della frana in località Chiappetti di Quincinetto, durante la quale è stato illustrato il progetto di fattibilità commissionato dal Comune per valutare i tempi e le modalità di messa in sicurezza. Presenti gli assessori della Regione Piemonte, Marco Gabusi, e della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Luigi Giovanni Bertschy.
Gabusi ha evidenziato come «La proposta di viabilità alternativa concordata con la Città Metropolitana di Torino vada presa in considerazione non come la panacea di tutti i mali, ma come una soluzione per la situazione di sicurezza che si è venuta a creare a seguito della frana. Stiamo rispondendo ad una situazione emergenziale: i tempi devono perciò essere rapidi e i passaggi devono essere ben coordinati. La condizione di stato di emergenza aiuterebbe a dare affidamenti progettuali per fine febbraio, mentre la parte di intervento richiederebbe due o tre mesi, a seconda di come si svilupperà il progetto esecutivo. Chiaramente per quel tempo la parte di viabilità alternativa deve essere pronta».
La giunta comunale di Quincinetto ha approvato il piano dei lavori che, per non perdere il finanziamento di 4 milioni di euro già stanziato dal ministero, dovranno partire entro il 10 aprile 2020. Circostanza che impone a tutti gli enti coinvolti di non perdere tempo. Cento giorni sono i tempi necessari per il cantiere che dovrà eliminare i massi più imponenti della frana di regione Chiappetti, quelli, per intenderci, che ad ogni pioggia si muovono verso il basso e rischiano di cadere sull'autostrada.