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Terzo appuntamento con la rassegna “Due Città al Cinema”. Questa sera alle 21:30, al Margherita di Cuorgné, sarà proiettato il film francese “Ritorno in Borgogna” di Cédric Klapisch.

I protagonisti sono il vino e la famiglia. Jean (Pio Marmai), da dieci anni, ha lasciato la famiglia, proprietaria di un grande vigneto a Meursault in Borgogna, per cercare fortuna e  girare il mondo. A causa della malattia terminale del padre, decide di lasciare temporaneamente l’Australia, dove viveva con la moglie e il figlio, per tornare a casa e riunirsi con la sorella Juliette (Ana Girardot) e il fratello Jérémie (Francois Civil). I fratelli non si vedono da 10 anni e non si sentono da 5, quando la madre è mancata.

L’inevitabile morte del padre porta i tre fratelli a mettere da parte i rancori e a decidere insieme su come mandare avanti la tenuta, quando vendemmiare, come gestire l’eredità e come ricercare un’ingente somma di denaro utile a pagare le tasse di successione.  Al ritmo del susseguirsi delle stagioni, i tre giovani adulti riscoprono e reinventano i legami familiari, uniti dalla passione per il vino. Fin dalle prime inquadrature Cédric Klapisch ci mostra gli paesaggi rurali della Borgogna.  Nelle intenzioni del cineasta c’è quello di raccontare il connubio tra uomo e natura e lo fa  mostrando le fasi della vendemmia, della lavorazione dell’uva e della cura dei vigneti.

Il cineasta non si limita a mostrarci il paesaggio, ma  attraverso esso ci mostra il suo cambiamento con il passare delle stagioni. Il tema centrale del film è il tempo: la narrazione è alternata da diversi flashback che ci permettono di conoscere la figura del padre dei protagonisti, una figura fondamentale non solo per il passato ma anche per il futuro dei fratelli. Il tempo è quello necessario al vino per superare la vendemmia e guadagnare struttura, lo stesso che serve per mantenere un rapporto senza gettarlo via per qualche incomprensione, indispensabile per  recuperare le proprie radici senza rimanerne soggiogato, capendo che alla famiglia naturale si affianca a un certo punto quella che ti sei scelto.

L’alchimia che si è creata tra gli attori è evidente: il cast ha portato sullo schermo dei personaggi credibili, l’evolversi del loro  rapporto e il rinsaldarsi del loro legame è in grado di coinvolgere lo spettatore. “Ritorno in Borgogna” è una commedia intelligente e ben riuscita, riesce a divertire perché non tenta di far ridere a tutti i costi.  La pellicola, come il vino di cui parla, ha diverse sfumature, a tratti risulta dolce a tratti forte. (Santho Iorio)