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Questa sera alle 21.15, al Cinema Margherita di Cuorgné, la seconda fase di “Due Città al Cinema”  si apre con un evento speciale, la proiezione gratuita del documentario “Cinematografica Perona” che Azzurra Fragale e Mauro Corneglio hanno realizzato sulla storia della famiglia Perona che da più di cento anni fanno cinema a Cuorgné.  Con i registi interverranno Alessandro Gaido, Presidente di Piemonte Movie e il critico cinematografico Fabio Pezzetti Tonion.  Nella serata saranno anche presentati i 10 titoli che compongono il cartellone che  accompagnerà l’affezionato pubblico  fino al 20 marzo prossimo.

Il documentario, che è stato presentato in anteprima assoluta domenica sera a Torino nell’ambito del gLocal Doc, di Piemonte Movie, ripercorre la storia della famiglia Perona attraverso le tre sale cuorgnatesi che durante il secolo scorso hanno ospitato le proiezioni cinematografiche.  Si parte dall’ottocentesco Teatro Comunale, attualmente in fase di restauro, che la famiglia rilevò nel 1925 e trasformò nel primo cinema cittadino: qui  affiorano i ricordi dei primi film muti degli anni Venti, con gli spettatori che seguivano concitati i film western. Successivamente, nel 1949, con l’apertura del cine-teatro Perona, una sala capace di ospitare 900 posti a sedere e 200 in piedi,  sbarcarono i grandi film americani,  del neorealismo italiano e i cartoni animati della Disney. Il calo del pubblico dovuto alla concorrenza con la televisione, le risorse necessarie per i lavori di adeguamento alle normative di sicurezza introdotte dopo il tragico incendio del Cinema Statuto di Torino del 1983, orientarono la famiglia a chiudere il “Perona” nel 1998. In futuro, l’edificio sarà trasformato in un complesso di  uffici e negozi.

Oggi le proiezioni continuano al Cinema “Margherita”, 560 posti a sedere. Alla programmazione tradizionale è affiancata  quella di “Due Città al Cinema”, che dal 1982 è l’unica iniziativa culturale consolidata sul territorio, che rappresenta,  con successo, uno dei primi esempi di sinergia tra comuni limitrofi: Cuorgné e Rivarolo. Nei trentasei anni di vita si sono avvicendate molte amministrazioni, anche di diverso colore politico, ma nessuno degli amministratori ha mai messo in discussione o rinnegato le scelte dei suoi predecessori, continuando a credere nell’iniziativa. 

Una rassegna che Nando Perona considera come un figlio, concepito, fatto nascere e crescere con amore e immutata passione in tutti questi anni. A Cuorgné il cinema d’essai aveva già trovato casa negli anni sessanta quando erano proposti, prima al “Perona” e poi al “Margherita”, i film del  neorealimo, di Kurosawa,  la nouvelle vague e negli anni settanta un ciclo di cineforum FAC (Film d’Arte e Cultura). O  come non ricordare i prodomi e i rodaggi che ha avuto “Due Città al cinema” menzionati da  Giuse Giorza (uno dei padri della manifestazione): «Il primo tentativo di rassegna all’ex Teatro Comunale, il sig. Mezzanatto di Salto (gestore del negozio “Caccia e pesca” di Cuorgné e grande tecnico delle macchine 16mm portatili: solo lui in grado di proiettare “a mano” il 2° tempo de “I Lautari”, film del sovietico Emil Loteanu,  con il 16 mm inceppato, fumando tranquillamente un toscano); e sempre lui la vera anima tecnica della 1° rassegna all’aperto   “Notti di terrore in via Arduino”». 

«Don Faletti, unico depositario di un 16mm fisso che ha ospitato la rassegna “film come lettura storica: L’Italia del XX secolo nel cinema” nei locali dei salesiani, senza chiederci prima i titoli e proiettando lui stesso». «Nando Perona che ci sopportato per anni rimettendoci anche del suo e soprattutto insegnandoci che i vecchi schermi si rigenerano con la vernice opaca e non lucida (se no non si vede nulla, come è successo alla prima (prima!) proiezione della prima (prima!) rassegna al Teatro Comunale)».

Per Nando, Vilma, Gabriella e Chiara il cinema è una passione che non passa perché è  “magia” che si rinnova ad ogni proiezione: in una sala buia, un fascio di luce che sul bianco schermo si trasforma in immagini. (Santho Iorio)