di Giorgio Cortese
Abbiamo mai provato ad immaginare un mondo senza numeri? Viviamo senza accorgercene in un mondo di orari, date, prezzi, metri quadri e km/h, per non parlare dei calcoli mentali che quotidianamente facciamo per decidere quale strada ci conviene prendere per andare al cinema, quanta farina ci serve per la torta di compleanno e quale media avremo in pagella di italiano.
Tutti questi processi sono possibili solo grazie allo studio della matematica. La matematica, come scienza, ha il potere di trasformare cifre e simboli in astrazioni che altre discipline riconvertono poi in realtà quotidiana, concreta. Il Pi greco è una costante matematica, cioè un numero che ha un valore definito esattamente. Probabilmente a molti risulta familiare per il calcolo della circonferenza e del diametro del cerchio, ma il Pi greco è presente nella vita di tutti i giorni e in aspetti della nostra esistenza dalla determinazione dell’oscillazione di un pendolo all’attrazione fra due corpi elettromagnetici, dalla musica, alla statistica.
Nella secolare storia dei numeri, la scoperta di uno in particolare ha cambiato il modo di concepire molti processi matematici ed è diventato il più importante della nostra esistenza quotidiana, si tratta del numero: 3,14159 26535 89793 23846 26433 83279 50288 41971 69399 3751…Non sono numeri battuti a caso sulla tastiera, ma le prime 100 cifre di π, propriamente detto Pi greco. Questo numero è talmente importante, che si è deciso di dedicargli una giornata. La giornata del Pi Greco si celebra ogni anno il 14 marzo perché nel sistema anglosassone la data si scrive 03/14, come le prime tre cifre del Pi Greco.
La festa è nata nel 1988 grazie al fisico statunitense Larry Shaw che organizzò i primi festeggiamenti al museo di scienze Exploratorium di San Francisco. La data coincide anche con il compleanno del famoso matematico Albert Einstein.