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Il cielo d'ora in poi non sarà più lo stesso, ne è certo il Dipartimento della Difesa statunitense che da poche settimane ha ufficialmente dato il via ad uno specifico programma dedicato esclusivamente alla ricerca e lo studio dei fenomeni aerei non identificati, gli UAP (Unidentifield Aerial Phenomena), che da leggenda passano di grado diventando ufficialmente una minaccia alla sicurezza nazionale.

Per seguire ogni traccia o sospetto che attraverserà i cieli americani, ma con il compito anche di approfondire le leggi fisiche e le teorie scientifiche, è stato creato l’Airborne Object Identification and Management Synchronization Group, affidato al viceministro per la difesa Kathleen H. Hicks e con cui collaborerà anche il Progetto Galileo, un controverso programma voluto da Avi Loeb, capo del dipartimento di astronomia dell’Università di Harward convinto di aver individuato in un asteroide chiamato Oumuama i resti di una tecnologia aliena. Diversi studi sono arrivati alla conclusione che l’asteroide non sia altro che un frammento di roccia, ma Loeb non sente ragioni e dopo aver convinto il Pentagono ha raccolto fondi a sufficienza per creare un ambizioso progetto di ricerca di segni di vita extraterrestre nel sistema solare.

Di fatto, la creazione del gruppo taglia fuori dalla ricerca la Marina americana, che per decenni si era occupata di numerosi casi finiti sui giornali e diventati case history per gli appassionati. “I fenomeni aerei non identificati nelle aree ad uso speciale rappresentano un potenziale problema di sicurezza per i piloti militari e sollevano potenziali problemi di sicurezza nazionale - ha commentato la Hicks aggiungendo – gli UFO sono reali, e vanno presi sul serio”.

È dallo scorso, con la pubblicazione del rapporto dell’intelligence richiesto dal Congresso americano in cui si elencavano 144 avvistamenti tra il 2004 ed il 2021 per cui non era stato possibile trovare una spiegazione scientifica, che il Dipartimento della Difesa ha iniziato ad aprirsi cautamente sulla possibile presenza di tracce aliene sul nostro pianeta, dopo decenni di silenzio e tentativi di minimizzare le notizie. I maggiori esperti mondiali del settore che hanno analizzato i documenti e le testimonianze non sono riusciti a individuare una spiegazione: traiettorie di volo impossibili e velocità al momento non supportate da alcuna tecnologia esistente hanno pian piano fatto breccia nel Pentagono, sempre più convinto che da qualche parte – chissà dove – esistano delle civiltà più avanzate di noi.