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Ormai sono anni che il mondo dell’auto ha preso di mira la chiave, oggetto obsoleto in genere da agganciare ad un ninnolo, e fino ad una mancata di calendari fa l’unico modo possibile per aprire e poi avviare l’auto. La chiave aveva già abdicato alla funzione di consentire accesso a bordo in favore del telecomando, ma per qualche tempo ha strenuamente resistito. Poi, lentamente, anche l’ultimo compito è svanito: al posto della chiave è spuntato un pulsante di varie dimensioni con funzione start e stop.

Il risultato è una grande praticità, ma va detto, anche una pena per milioni di automobilisti che entrando in auto distrattamente hanno posato il telecomando apri-porte da qualche parte e questo, in modo infimo, ha pensato di nascondersi. Le scene di gente inginocchiata a cercare sotto i sedili e negli anfratti dell’abitacolo ne sono la lampante dimostrazione.

Ma adesso – udite udite - è pronta un’altra rivoluzione, l’ennesima, che questa volta manda in soffitta proprio il telecomando, altro ninnolo ormai considerato preistorico.

La “Antolin”, una società spagnola specializzata nelle soluzioni tecnologiche per gli interni dell’auto, ha stretto alleanza con la “Biometric Vox” e la “AED-Vantage” per trasformare in realtà un progetto che – almeno – risparmierà ai più distratti il safari al telecomando sparito.

L’idea su cui il trio lavora da tempo è un sistema di accesso ad attivazione vocale in grado di individuare la “voce del padrone” aprendo le portiere e mettendo in moto l’auto. Non solo: una volta identificato il conducente, sempre attraverso i comandi vocali il sistema accoglie a bordo con la musica preferita, ma è in grado anche di sistemare gli specchietti retrovisori, la distanza e l’inclinazione del sedile di guida e leggere le ultime mail, i messaggi più recenti e i post social.

Ultimo vantaggio, assicura il team, un grado di sicurezza molto più elevato rispetto al telecomando o della vecchia chiave, sistemi soggetti a furto, smarrimento o clonazione, visto che il tono di voce di ognuno possiede parametri biometrici unici.

Ma se ancora non bastasse, o forse in caso di raucedine improvvisa, sarà possibile optare per il riconoscimento facciale o la lettura dell’impronta digitale, oppure scegliere la chiave digitale attraverso un’app, con doppia autenticazione per garantire la massima sicurezza.