Per gli studiosi l’impero bizantino era un’indicazione per distinguere l’Impero Romano d’Oriente, separato dalla parte occidentale nel 395, alla morte di Teodosio I. Il nome deriva da Bisanzio, l’attuale Istanbul, e il dominio si estendeva fino in Puglia, Calabria e Basilicata.
È a questa affascinante parte della storia, nata dopo la caduta dell’impero romano d’oriente, che Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica di Torino, presenta, dal 10 maggio al 28 agosto, la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”, a cura di Federico Marazzi con il contributo del MANN –Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Palazzo Madama, del Ministero Ellenico della Cultura e dello Sport e la collaborazione nell’organizzazione generale di Villaggio Globale International.
L’esposizione, proposta fino allo scorso 10 aprile al Museo MANN di Napoli, arriva a Torino per illustrare il “millennio bizantino” con il corpus espositivo principale integrato da una sezione dedicata al rapporto con l’area piemontese.
Oltre 350 opere - sculture, mosaici, affreschi, vasellami, sigilli e monete, manufatti in ceramica, smalti, oggetti d’argento, gemme e oreficerie, elementi architettonici –testimoniano le strutture, i sistemi organizzativi, i commerci e i rituali di una complessa realtà politica, testimoniando le eccellenze delle manifatture bizantine, gli incroci di cultura, gli stilemi e i simboli dell’Impero d’Oriente attraverso i secoli. È la creatività artistica del mondo antico che transita verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e con gli innesti del mondo orientale, in particolare della cultura iranica e araba.
Centinaia di prestiti provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci giungono a Torino a narrare il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale.
Per una Bisanzio, legata al territorio piemontese, che vedrà nel Principato d’Acaia, fin dalle origini proiettato verso l’Oriente greco e bizantino, l’origine della dinastia dei Savoia-Acaia – formatasi dal matrimonio nel 1301 tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, principessa d’Acaia – ma anche una strettissima connessione con la dinastia dei Paleologi, ascesa nel 1261 con Michele Paleologo al trono imperiale, conservato sino al tramonto definitivo di Bisanzio nel 1453 tramite questo suo ramo occidentale, che rimarrà al potere fino all’ultimo discendente, Gian Giorgio, morto nel 1533.
INFO PRATICHE
Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica
Pizza Castello, Torino
Orari: aperto tutti i giorni (tranne il martedì), dalle 10 alle 18
Ingressi: Intero € 12; Ridotto € 10.