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In una delle scene più iconiche de “L’aereo più pazzo del mondo 2”, commedia demenziale del 1982 diventata un cult del genere, un avviso lampeggiante di bordo recita “Dont’ panic”, niente panico. Ma la situazione cambia di colpo quando le hostess annunciano che è finito il caffè, e il display muta in “Ok, panic”.

Più o meno, è la situazione che sembra si stia apprestando a vivere la Francia, Paese dove finora i timori per le guerre vicine sono pressoché uguali a quelle di tutto gli europei, italiani compresi, ma evidentemente la preoccupazione è tanta.

Il motivo è la distribuzione a breve di un manuale di sopravvivenza per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza nazionale annunciato dal governo francese ufficialmente rafforzare la sicurezza insieme all’intenzione di aumentare il numero dei riservisti militari da 40 a 100mila.

Il manuale, che sarà distribuito a tappeto a tutte le famiglie francesi, è lungo una ventina di pagine a spiega come prepararsi a disastri di vario tipo, da quelli naturali agli attacchi terroristici, passando per fughe radioattive, cyber-attacchi e, per finire in bellezza, conflitti armati. Ma tutto questo con la precisazione che il documento non significa affatto l’intenzione della Francia di entrare in guerra, ma piuttosto una misura di prevenzione necessaria in tempi difficili come questi. L’iniziativa è stata voluta dal presidente Macron in persona, che ha commentato il manuale come un tentativo di incoraggiare i cittadini a sviluppare la loro capacità di resistenza per essere pronti a tutto, anche ad una guerra. Una preparazione a livello militare ma anche civile perché la Russia è diventata, in questo momento e per gli anni a venire, una minaccia per la Francia e l’Europa. Il nostro Paese e il nostro continente devono continuare a difendersi, a equipaggiarsi e a prepararsi se vogliamo evitare la guerra. Nessuno può dire cosa accadrà nei mesi o negli anni a venire. Quello che voglio è che siamo pronti. Quello che voglio è che siamo protetti”.

Tre le sezioni che compongono il libercolo, la prima dedicata alle istruzioni per proteggere sé stessi e i propri cari in caso di pericolo, la seconda elenca i numeri di telefono di emergenza e le frequenze radio in caso di blackout delle telecomunicazioni, e la terza come fare la propria parte mettendosi a disposizione di unità della protezione civile o gruppi di volontariato.

Ma uno dei punti focali del manuale è il kit di sopravvivenza che ogni francese è invitato a tenere pronto: oltre a torce con batterie, farmaci, radio a pile, abiti di ricambio, copie dei documenti, denaro e cibo in scatola a lunga scadenza, si raccomanda una scorta d’acqua di almeno 6 litri a testa.

La Francia non è comunque il solo Paese ad aver varato iniziative simili: la Finlandia e la Svezia, già da diverso tempo, hanno distribuito indicazioni analoghe per sensibilizzare la popolazione.