Il Real Madrid non è solo una squadra: è un impero. Fondato nel 1902, è il primo club al mondo per titoli vinti (35), nel 2000 eletto dalla FIFA miglior società calcistica del XX secolo e ancora una volta in vetta alla 28esima edizione della “Football Money League”, la classifica dei club che macinano più denaro al mondo stilata da Deloitte.
Il club, guidato dal presidente Florentino Pérez e allenato da Carlo Ancelotti, la squadra campione d’Europa in carica è la prima a superare la soglia del miliardo di euro di entrate in una sola stagione. Un record raggiunto grazie ad una felice concomitanza di fattori: la ristrutturazione dello stadio Santiago Bernabeu, che ha permesso il raddoppio degli incassi e l’aumento dei ricavi commerciali grazie alla vendita massiccia di merchandising, oltre alle innumerevoli sponsorizzazioni. Al secondo posto, malgrado i risultati deludenti, il Manchester City di Pep Guardiola, con 838 milioni di euro società inglese capace di accumulare più entrate. Ma è curioso notare come fra la prima e la seconda il divario sia rappresentato dall’abissale cifra di 208 milioni di euro.
Diversi club hanno individuato nell'impatto degli investimenti infrastrutturali un fattore chiave per le entrate. Ad esempio, il Liverpool (715 milioni di euro) e l'Olympique Lyonnais (264) hanno beneficiato progetti che si sono tradotti in un aumento delle presenze. Il Barcellona è sceso al 6° posto a seguito di una diminuzione dei ricavi di 40 milioni di euro, passando da 800 milioni di euro nel 2022/23 a 760 nel 2023/24: un calo dovuto ad una diminuzione di 63 milioni di euro dei ricavi da gare poiché le partite si disputano all'Estadi Olímpic Lluís Companys, impianto con una capacità quasi dimezzata rispetto al Camp Nou di Spotify, attualmente in fase di ristrutturazione.
A dettare legge, su tutta la classifica, sono le prestazioni sportive e la partecipazione alle competizioni UEFA, che hanno permesso guadagni stellari all’Arsenal (717 milioni), al Borussia Dortmund (514), al Newcastle (372) e all’Aston Villa (31).
Non è stato certamente un anno da incorniciare per le squadre italiane, a cominciare dal caso della Juventus, che paga l’esclusione dalle coppe europee con un crollo verticale dall’11esimo al 16esimo posto e “appena” 356 milioni di euro all’attivo. Va meglio al Milan (397 milioni), che si tiene stretto il 13esimo posto in classifica riuscendo perfino ad anticipare i concittadini-rivali dell’Inter, fermi a 391 milioni.
Nel complesso, i club della Money League nel 2023/24 hanno generato la cifra record di 11,2 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto alla stagione 2022/23, con ricavi record per le partite, gli spot e le trasmissioni. Nel 2023/24, il club medio della Money League ha generato 560 milioni di euro, di cui 244 (44%) riferiti a ricavi commerciali, 213 (38%) ai ricavi broadcast e 103 (18%) dalle singole gare.
L'aumento della capacità degli stadi dei club, dei prezzi generali dei biglietti e delle offerte premium per i matchday ha fatto crescere i ricavi dell'11% rispetto all'anno precedente, rendendolo ancora una volta il flusso in più rapida crescita per i club della Money League.
Con 4,9 miliardi di euro, il settore commerciale è rimasto per il secondo anno consecutivo la principale fonte di ricavi per i club della Money League, rappresentando il 44% dei ricavi totali. L'aumento del 10% rispetto all'anno precedente è stato in gran parte determinato dall'aumento dell'ospitalità di eventi dal vivo non calcistici, dal miglioramento delle prestazioni al dettaglio e dall'aumento dei ricavi da sponsorizzazione.
Durante la stagione 2023/24, diversi club calcistici hanno ospitato grandi eventi sportivi nei loro stadi, incrementando i ricavi commerciali. Ad esempio, alcuni club francesi hanno beneficiato della Coppa del Mondo di rugby 2023 e i club tedeschi degli Europei UEFA 2024. Il riconoscimento dell'affidabilità e dei potenziali vantaggi derivanti dai ricavi generati dagli stadi ha portato la metà dei club della Money League a perseguire la riqualificazione degli stadi nel 2025, tra cui l'FC Barcelona e il Manchester City (attualmente in fase di costruzione) e il Manchester United (che sta valutando le opzioni per la riqualificazione dell'Old Trafford).
In termini finanziari, l'ampliamento delle competizioni UEFA aumenterà la capacità di generare ricavi dei club europei al di fuori dei “cinque grandi” campionati, con un maggior numero di squadre che si qualificheranno per la fase di campionato, dove giocheranno più partite. Secondo l'analisi di Deloitte, escludendo l'impatto delle modifiche al numero di partite pre-knock out, la vittoria della Champions League potrebbe portare ad un aumento dei ricavi di circa 15 milioni di euro rispetto al formato precedente (UEFA Europa League: circa 8 milioni di euro e UEFA Europa Conference League: circa 3 milioni di euro). Allo stesso modo, si prevede che la Coppa del Mondo per Club FIFA fornisca un aumento significativo ad alcuni club non europei come il Flamengo, che quest'anno si è classificato nella top 30 della Money League per la prima volta dal 1996/97, e l'Inter Miami.