Brutte lo sono, ma comode anche, così tanto da aver eletto le “Crocs” a simbolo della cultura anticonformista di chi rifiuta mode e tendenze. Oggetto di aspre critiche da anni, bollate addirittura fra le “50 peggiori invenzioni” dalla rivista “Time”, le Crocs continuano ad essere amatissime in tutto il mondo perché leggere, traspiranti e comode. Ma per la prima volta nella loro storia iniziata nel 2002 a Boulder, Colorado, gli zoccoli in plastica finiscono sotto accusa e addirittura vietati.
Succede in almeno 20 Stati diversi d’America, dove per prime hanno iniziato le autorità scolastiche della “Jonesboro High School”, in Arkansas, che due anni fa avevano emanato il divieto di indossarle negli ambienti scolastici, con tanto di provvedimenti disciplinari per chi trasgrediva. A supporto del divieto, che ha fatto scattare numerose proteste e perfino scioperi, la scuola cita numerosi casi di lesioni e distorsioni a ginocchio e caviglia. E questo senza contare che in caso di emergenza, correre con le Crocs ai piedi sarebbe difficile e rischioso.
A ruota si è unita la “Lake City Elementary School” di Morrow, Georgia, che a sua volta ha emanato un codice di abbigliamento valido tanto per gli studenti quanto per i professori che vieta espressamente le Crocs perché considerate pericolose. Giusto in ultimo il parco a tema “Disney World”, dove gli zoccoli in plastica sono vietati sulle scale mobili.
A dare ragione alle scuole il parere della “Freeland Foot & Ankle Clinic”, secondo cui “le Crocs non supportano l'arco plantare, quindi gli specialisti del piede non consigliano di fare esercizio, camminare per un lungo periodo di tempo o lavorare calzandole. La struttura in plastica può anche causare piedi sudati, puzzolenti e persino vesciche”.
Teoria confermata da diversi podologi, per nulla stupiti dai divieti poiché “Anche se possono essere comode non sono la scelta migliore per i bambini, soprattutto in ambienti attivi come la scuola. Sebbene possano essere perfette per la spiaggia o commissioni veloci, non dovrebbero sostituire calzature più adatte per la scuola”.