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Nel giugno del 1990, a Orlando, Florida, apre il primo “Universal Studios”, un parco a tema creato per immergere i visitatori sui set di film e telefilm conosciuti in tutto il mondo. È un’intuizione geniale, che fra l’altro entra in diretta concorrenza con i vicini “Walt Disney World” e “Seaworld” che ogni anno macinavano milioni di ingressi e altrettanti dollari. I lavori di bonifica di un’area paludosa erano partiti anni prima, e la vera svolta risale al 1986, quando Steven Spielberg concede i diritti per un’attrazione basata su “Ritorno al Futuro” che si aggiunge a quella dedicata a “King Kong”.

Oggi, gli Universal Studios si sono moltiplicati, aprendo nel tempo sedi a Hollywood, in Giappone, a Singapore e Pechino, a fronte di altri progetti non andati in porto a Dubai, Mosca e Corea del Sud. Ma ad oltre trent’anni dalla prima apertura, il colosso Universal ha deciso che è arrivato il momento di conquistare il Vecchio continente. La “Universal Destination & Experiences” ci aveva già provato per ben due volte: la prima pianificando la costruzione in un’area a Sénart, in Francia, poi abbandonata, la seconda con l’acquisizione del parco spagnolo di “PortAventura”, venduto pochi anni dopo.

Ma adesso, secondo voci attendibili, ci siamo. Sono ormai in fase avanzata i lavori di costruzione del primo Universal Studios europeo, con apertura prevista entro il 2031 a Bedford, una città a prevalenza agricola di 80mila abitanti nella contea del Bedfordshire, a metà strada fra Cambridge e Oxford ma soprattutto ad appena un centinaio di km da Londra.

È stato il premier Keir Starmer ad annunciare l’accordo raggiunto con la ComcastCorp, colosso americano delle comunicazioni via cavo, che nel giro di poco creerà migliaia di posti di lavoro attirando solo nel primo anno 8,5 milioni di visitatori, con un beneficio economico valutato in 50 miliardi di sterline, circa 58 miliardi di euro.

Gli Universal Studios UK sorgeranno su un terreno di oltre 200 ettari dove un tempo c’era una fornace, e la formula sarà la consueta: diverse aree tematiche dedicate ai successi cinematografici e televisivi prodotti dalla Universal Pictures, il più antico studio cinematografico degli Stati Uniti con sede a Burbank.

Malgrado sul progetto sia calato il massimo riserbo, non potranno mancare aree dedicate a “Wicked” come ai “Minions”, ma senza dimenticare “Jurassic World” e l’immancabile “Back to the Future”, che malgrado il tempo continua ad essere una saga fra le più amate di sempre. Non si esclude, per compiacere gli inglesi, qualche attrazione dedicata a celebrità locali come l’orsetto “Paddington”, personaggio letterario diventato simbolo di Londra.

Intorno al parco, come da consuetudine, diversi hotel, complessi commerciali, food hall, cinema e locali di ogni tipo. Nel progetto rientrano anche l’ampliamento dell’aeroporto di Luton, uno dei quattro scali di Londra, e della stazione ferroviaria di Wixams, con la creazione di un nuov scalo a Marston Vale, oltre alla riqualificazione e l’ampliamento della A421.