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VALPERGA - Insegnare le basi del lavoro di squadra, la bellezza dello stare insieme, il rispetto delle piccole regole quotidiane, promuovendo una maggiore conoscenza di sé e dell’altro. Sono solo alcuni degli obiettivi centrati dalla riuscita manifestazione «Non ci resta che vincere», svolta in piazza Unità d’Italia venerdì scorso, 4 aprile, in occasione della Giornata mondiale di consapevolezza sull'autismo. L’importante iniziativa è stata tutta all’insegna dell’inclusione. E’ stata organizzata dall’Istituto comprensivo di Valperga e, in particolare, dalla scuola secondaria di primo grado Arnulfi, insieme al Comune, la cooperativa Andirivieni, gli Insuperabili, l’associazione Conaltriocchi, Spavaldi e il sodalizio torinese Maratonabili.

Nel corso della mattinata, sotto gli occhi dei docenti, i ragazzi della scuola media valperghese si sono divertiti, cimentandosi in baskin, special running, calcio ad ostacoli, sitting volley e special boxe con il campione Simone Dessi. Il primo pugile paraplegico professionista italiano ha conquistato i giovani canavesani. Insegnando loro i rudimenti dell’arte della boxe, ha chiacchierato a lungo con gli studenti, contribuendo a diffondere i principi dello sport e del rispetto tra tutti: «Sono un mancino e come tale sono un avversario molto rognoso sul ring. A 21 anni ho avuto un incidente sul lavoro che mi ha costretto sulla sedia a rotelle. Dopo un primo momento di sconforto, ho deciso che dovevo riprendermi la mia vita e ho iniziato a praticare diversi sport. Durante il Covid ho visto online un incontro di boxe tra due atleti paraplegici. La loro forza e determinazione mi hanno conquistato e così ho iniziato ad allenarmi, prima a casa, e, appena è stato possibile, in palestra. In 5 anni di attività ho fatto 20 incontri, e non sono pochi. Sono campione italiano ed europeo; a fine agosto a Londra combatterò per ottenere il titolo mondiale, sarà il primo della storia della boxe su carrozzina. Le mie vittorie sono frutto di sacrifici, tanto allenamento e voglia di non mollare. Sono ambassador della FIP e insieme ad altri sto lavorando per portare la boxe su carrozzina alle Olimpiadi».

La bella giornata di sport e inclusione si è conclusa poi al cinema Ambra, dove gli allievi valperghesi hanno assistito alla proiezione del film: «Non ci resta che vincere». I contenuti e il messaggio trasmesso dalla pellicola sono poi stati elaborati in classe dai ragazzi di terza all’interno del progetto «Io cittadino». «Viviamo in una società in cui la diversità è ovunque – ha scritto Alessio, studente valperghese – Ognuno di noi ha caratteristiche uniche, talenti speciali e anche delle difficoltà. Ciò che rende davvero grande una comunità non è solo riconoscere queste differenze, ma trasformale in un’opportunità di crescita per tutti. L’inclusione non significa solo costruire rampe per chi è su una sedia a rotelle o tradurre testi per chi ha difficoltà visive. Significa accogliere, comprendere e valorizzare ogni persona. Significa non fermarsi alla prima impressione, ma scoprire quanto ognuno di noi può dare agli altri».