OGLIANICO - W gli Alpini oglianicesi, che tagliano un importante traguardo. Il gruppo delle Penne Nere di Oglianico si appresta nel 2024 a festeggiare il centenario di fondazione. I sodalizio è nato, infatti, nel 1924. Sabato 6 gennaio nel giorno dell’Epifania alle ore 11 con l’alzabandiera e una breve ma toccante cerimonia, seguta da un successivo e gustoso «AperiCento» nella meravigliosa cornice di casa Gilda, sono iniziate le celebrazioni ad hoc.
All'iniziativa sono intervenuti gli Alpini del gruppo di Favria, che anche loro nel 2024 spengono 100 candeline. Gli appuntamenti da non perdere per i festeggiamenti del secolo di attività proseguiranno a Oglianico sabato 6 aprile con la serata Alpina, sabato 22 giugno gara di bocce con merenda Alpina e poi domenica 14 giugno il momento clou del centenario con la cerimonia.
«Per gli Alpini oglianicesi arrivare a cento anni è un traguardo importante - spiega Giorgio Cortese degli Alpini di Favria - Nel 1924 gli Alpini che fondarono il gruppo erano i reduci dell’orribile tragedia umana della Prima Guerra mondiale detta la Grande Guerra. Nel 1919 i reduci Alpini fondarono l’Ana e poi a propagandare il “mito degli Alpini” hanno contribuito anche nomi illustri della nostra letteratura, come Edmondo De Amicis, che parla delle Penne nere nel suo libro Cuore. Ma, soprattutto, la storia di questo glorioso corpo dell’Esercito italiano affonda le proprie radici nelle sabbie roventi della Libia, sui ghiacciai della Guerra Bianca e nella gelida steppa russa durante la tragica ritirata del gennaio 1943. Nel 1914 i “veci” Alpini oglianicesi con il loro esempio hanno tramandato alle future generazioni “l’alpinità”, che è ha come bandiera la penna che portano sul cappello: il simobolo ddella generosità disinteressata, quella propensione all’impegno civile gratuito, la loro politica non partitica, ma la cura della “polis”, l’attenzione costante e disinteressata al bene comune. Qualità che fanno amare sempre gli Alpini».