MAZZE’ - Si chiama «E viva il videobox», è un programma ideato da Fiorello e racconta l'Italia dei mille talenti attraverso una carrellata di esibizioni e interventi originali. Il format va in onda tutti i giorni con incursioni a sorpresa di personaggi noti su Rai 2, alle 8 di mattina proprio al termine del seguitissimo «Viva Rai Due». A rubare la scena e bucare lo schermo con il suo sorriso contagioso e una performance da applausi ci ha pensato nella puntata di oggi, mercoledì 13 dicembre 2023, del talent show una giovane canavesana: la regista, attrice, insegnante e scrittrice, Marianna Sica. Laureata al Dams di Torino, la 25enne di Mazzè ha portato a «E viva il videobox» una originale parodia in chiave comica della celebre «Divina Commedia» di Dante Alighieri.
«E’ stata una bellissima esperienza – racconta Marianna che ha collaborato come aiuto regista al teatro Stabile della città della Mole con Valerio Binasco e da tre anni insegna teatro nelle scuole di Caluso e Canavese – Quest’estate avevo inviato la mia candidatura con un video nel quale recitavo una piccola parte. Tre settimane fa sono stata contattata dalla produzione di “E viva il videobox”. Mi hanno comunicato che ero stata selezionata per partecipare ad una puntata. Ho cercato di essere me stessa, mi sono concentrata sulle mie capacità senza farmi prendere dall’emozione di essere davanti ad una telecamera negli studi Rai di Roma, dove si sono svolte le registrazioni del programma».
Missione compiuta con successo: l’esibizione di Marianna Sica ha convinto tutti, tanto che il regista Pietro Pellizzieri l’ha inserita anche nella sigla di apertura. «Ero l’unica cabarettista e attrice comica della puntata – aggiunge Marianna che da poco ha fondato la compagnia teatrale «Rosso di sera» in cui recitano dei giovani ed emergenti attori e attrici canavesani – Nutro dai tempi delle scuole elementari una grande passione per la Divina Commedia. Nel corso delle medie e del liceo ho, ovviamente, avuto modo di approfondire meglio la conoscenza di questa straordinaria opera. Nell’anno del covid, durante il lockdown, mi è venuta l’idea di rileggerla. Ho pensato: come sarebbe stato se Dante avesse scritto i canti dell’Inferno ispirandosi ai 7 vizi capitali? Così, mi sono “buttata” in questa scrittura parodistica, concentrandomi sui canti principali e partendo dal mio vizio capitale preferito: la gola. In questo modo è nata questa versione parodistica ispirata alla Sacher torta. Ho portato in Rai questo pezzo scritto da me e adattato ai tempi ristretti richiesti dal programma. Sono davvero felice che sia piaciuto».