CASTELLAMONTE - Proprio in concomitanza della Giornata mondiale del Parkinson, che si celebra l'11 aprile in onore del medico inglese che nel 1817 descrisse la malattia, domenica 13 aprile l'amministrazione comunale di Castellamonte ha conferito un riconoscimento speciale al presidente dell'associazione parkinsoniani del Canavese, Silvano Chiartano. L'iniziativa si è svolta al centro congressi Piero Martinetti ed è stata l'occasione migliore per rivolgere un doveroso e sentito ringraziamento a Chiartano per il suo instancabile operato in favore dei canavesani che quotidianamente convivono con questa patologie e delle loro famiglie.
Tantissimi i volontari presenti in sala, così come le rappresentanze delle altre associazioni cittadine: «Il segno tangibile - ha sottolineato il capogruppo di maggioranza, Alessandro Musso in apertura di manifestazione - di quanto Silvano sia realmente una colonna portante del volontariato socio assistenziale canavesano». Durante la mattinata, allietata dalle note suonate dalla talentuosa, Domitilla Matano, sono state inoltre premiate tre volontarie particolarmente attive all'interno della sede cittadina del sodalizio: Renata Cappelletti, Adriana Querio e Severina Vota. «Oggi è una giornata speciale - ha spiegato il sindaco castellamontese e consigliere metropolitano, Pasquale Mazza - Voglio dire grazie all'associazione parkinsoniani del Canavese e, ovviamente, al presidente Silvano Chiartano. E' un po' di anni che sono in amministrazione e ho seguito passo dopo passo la nascita di questo sodalizio fino ad arrivare ad oggi. Silvano è un vulcano di idee. Propone sempre nuovi e interessanti progetti e attività. Nel nostro piccolo abbiamo voluto dare un doveroso riconoscimento a quelle persone come Chiartano e i volontari dell'associazione che fanno la differenza sul nostro territorio».
L'associazione parkinsoniani del Canavese è nata a Castellamonte. Con dedizione e determinazione, Silvano Chiartano è poi riuscito ad allargare il raggio d'azione della Onlus, creando altre due sedi: a Banchette e San Maurizio Canavese. In queste strutture si possono ricevere assistenza e ascolto e praticare molte attività tra le quali ginnastica assistita, per mezzo di macchinari appositi, acquistati da una ditta specializzata direttamente dall'Inghilterra, partecipare ad una palestra cognitiva, musicoterapia, yoga della risata, accordanza e altri progetti che portano benefici fondamentali per rallentare il decorso della malattia. «Il presidente non ha mai smesso di lottare contro questa malattia degenerativa per se stesso e per gli altri - commentano dal sodalizio - Ha continuato a lavorare perché, come dice sempre lui, "chi è colpito da questa malattia spesso ha la tendenza ad isolarsi, a vergognarsi, e più ci si isola, più ci si vergogna, più il morbo prenderà spazio in noi. Dobbiamo invece combatterla con il movimento, stando insieme"». (Grazie a Enrico Aires per le foto dell'iniziativa)