All’alba, in Torino e in Canavese, 400 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale torinese su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 65 appartenenti e/o contigui alle locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose. Nel video una delle perquisizioni dei carabinieri nella casa del boss a Volpiano.
Contemporaneamente le indagini svolte dai militari della Guardia di Finanza di Torino (60 i finanzieri impiegati dall’alba) sono state principalmente orientate all’individuazione di condotte per nascondere la reale disponibilità di beni compiute da alcuni indagati ed hanno portato all’individuazione di ulteriori sei soggetti, dei quali due riconducibili alla locale di Volpiano, tre aventi ruolo di “prestanome” ed un esercente la professione di commercialista “colletto bianco”.
Le indagini hanno permesso di riscontrare come i sodali abbiano utilizzato parte dei proventi delle attività illecite reimpiegandoli in attività economiche, localizzate nei Comuni di Settimo Torinese e Volpiano, quali il noleggio delle slot machine, la commercializzazione del caffè e la raccolta delle scommesse. Le aziende venivano fittiziamente intestate a prestanome compiacenti, al fine di eludere l’applicazione di eventuali misure di prevenzione che avrebbero potuto portare al sequestro delle imprese. Fra gli investimenti sottoposti a sequestro figura anche una palestra sita in Volpiano.
Il suddetto programma criminoso si è reso possibile anche grazie all’attività di un commercialista di Settimo Torinese, che ha posto a disposizione dell’organizzazione le proprie conoscenze e competenze tecniche nel settore societario, seguendo in prima persona la costituzione delle diverse società-schermo e fornendo costante supporto per la risoluzione delle problematiche d’impresa e nei rapporti con gli interlocutori delle società, clienti e istituti di credito.