Si è concluso con due ergastoli e tre assoluzioni il processo in corte d’Appello sulla faida di 'ndrangheta andata in scena a Volpiano tra il 1997 e il 1998. Fu la faida più sanguinosa del nord Italia: causò quattro morti in uno scontro tra famiglie rivali legate alla criminalità calabrese. Confermate le condanne per Rosario Marando e Natale Trimboli. Sono stati invece assolti, in riforma della sentenza di primo grado, Santo Giuseppe Aligi, Gaetano Napoli e Antonio Spagnolo. 
 
Secondo le indagini, coordinate dalla procura di Torino, il gruppo legato alla famiglia Marando avrebbe ordinato l’uccisione di Roberto Romeo, Francesco Mancuso, Antonio e Antonino Stefanelli. Una serie di esecuzioni ordinate in risposta all'assassinio di Francesco Marando, ritrovato cadavere a Chianocco nel giugno del 1996. Il triplice omicidio sarebbe avvenuto a Volpiano in via Lombardore nella casa di uno dei fratelli Marando. 
 
I corpi, pero, ad eccezione di quello di Roberto Romeo, non sono mai stati trovati. Nel corso del processo si è costituita parte civile Maria Stefanelli, sorella di Antonino e moglie di Francesco Marando. Il sostituto procuratore Antonio Malagnino aveva chiesto la condanna all’ergastolo per tutti gli imputati.