Assolto in appello dopo due anni e mezzo di carcere. Ora Pasquale Barbaro, 66 anni, originario di Platì, chiede oltre mezzo milione di euro di risarcimento per l'ingiusta detenzione. Era stato arrestato l'otto giugno 2011 nell'ambito dell'operazione Minotauro che ha svelato i rapporto della 'ndrangheta in Canavese. E Barbaro, legato, secondo le indagini, alla cellula di Volpiano, era stato arrestato dai carabinieri. Dopo la condanna a otto anni in primo grado, l'uomo è stato assolto in appello. Da qui la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione, visto che dal giugno 2011 al dicembre 2013 il 66enne è rimasto dietro le sbarre. Secondo l'accusa, Barbaro era organico all'associazione mafiosa e avrebbe avuto rapporti diretti con gli affiliati di Volpiano. I giudici della Corte d'Appello, invece, hanno ribaltato la sentenza, sottolineando che non è stato possibile ritenere Barbaro un partecipante dell’associazione mafiosa del torinese.