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VOLPIANO - Una piccola boccata di ossigeno per i dipendenti di «Gurit Italy», che opera nel settore delle energie rinnovabili e, in particolare, a Volpiano, si occupava, prima della crisi, di realizzare turbine per pale eoliche. Il 4 aprile scorso l’azienda con i suoi 56 lavoratori, i sindacati Filctem Cgil, Uiltec Uil, Femca Cisl e la Regione Piemonte hanno siglato un accordo che prevede l’attivazione di una cassa integrazione ordinaria fino a dicembre 2025, con una serie di incentivi all’esodo che necessitano, ora, dell'approvazione del Ministero.

Lo stabilimento di Volpiano, purtroppo, è destinato alla chiusura. La deadline è fissata per il 18 aprile. La serrata è stata determinata da un calo degli ordinativi, della contrazione del mercato e della delocalizzazione della produzione. L’accordo firmato, però, ha risollevato la situazione, con iniziative a tutela dei lavoratori. La proposta prevede una buonuscita pari a 14 mensilità per chi lascerà la ditta entro il 15 giugno. Successivamente l’incentivo si ridurrà: sarà pari a 12 mensilità per chi accetta tra giugno e agosto, pari a 10 per chi parte tra agosto e ottobre, infine pari a 8 per chi esce tra ottobre e dicembre.

Il piano stabilito è stato presentato e approvato dai presenti l’8 aprile in un’assemblea ad hoc. La Regione Piemonte ha inoltre avviato una serie di percorsi di formazione e aiuti di ricollocamento per sostenere i lavoratori coinvolti. I primi incontri tra l’azienda e i sindacati, alcuni tenuti all’Unione Industriali di Torino, sono stati molto tesi, anche per le poche proposte di tutela avanzate a favore dei lavoratori. Moderata soddisfazione da parte del sindacato Filctem Torino, che è subito sceso in campo al fianco dei dipendenti, lottando per definire condizioni economiche più in linea con le esigenze dei lavoratori e ridurre l’impatto degli inevitabili licenziamenti.