La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi e quindi confiscato alla famiglia Marando di Platì, beni per 18 milioni di euro. Tra questi c’è anche la villetta di via Lombardore a Volpiano, nota alle cronache perché teatro del triplice omicidio di Francesco Mancuso, Antonio e Antonino Stefanelli (1997). Un bagno di sangue nato per vendicare l’omicidio di Francesco Marando, ucciso a Chianocco nel 1996. Complessivamente, con il terzo grado di giudizio, sono circa trenta le unità immobiliari (tra terreni e alloggi) che dalla famiglia Marando tornano direttamente nelle mani dello Stato. Tra le case c'è anche l’ultima residenza di Pasquale Marando in via Trento a Volpiano. Una casa disabitata da oltre 16 anni come quelle lasciate, altrove, da altri boss legati alla 'ndrangheta.