Partono i lavori per la messa in sicurezza dell’allevamento di maiali del quale si è tanto discusso, a Valperga, nel corso degli ultimi due anni. I lavori riguardano la sistemazione dei tetti in eternit e richiederanno più tempo del previsto. Tanto che i proprietari dell’allevamento hanno chiesto al Comune una proroga per rispettare l’ordinanza del 20 novembre scorso nella quale si disponeva di provvedere, entro tre mesi, alla rimozione delle lastre di amianto dai capannoni che non può avvenire con i maiali all’interno. Per questo motivo l’azienda agricola sta spostando altrove i suini. Completato il trasloco si potrà procedere con la rimozione delle lastre pericolose.

La proroga del commissario Bellomo (di novanta giorni) è arrivata dopo il via libera dell’Arpa, alla quale il commissario si era rivolto per ottenere un parere. L’agenzia regionale per l’ambiente ha confermato che, “per quanto di competenza, non sussistono ostative alla concessione della proroga”. E’ stata proprio l’azienda a sottolineare al Comune che per poter installare il cantiere e operare con il rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, sarebbe stato necessario trasferire gli animali dalle stalle oggetto delle manutenzioni. Quella della porcilaia è una storia che ormai va avanti da anni, tra mozioni, raccolte firme ed esposti in procura. Uno degli argomenti caldi che, indirettamente, hanno portato al crollo della giunta comunale del sindaco Davide Brunasso.

Due anni fa, prima del cambio di proprietà, il Comune aveva bloccato l’attività in quanto le vasche dei liquami, in seguito ad un sopralluogo di Arpa ed Asl, non erano risultate a norma. Poi la polizia municipale aveva tentato di bloccare l’arrivo dei primi 1000 maiali, ma solo perché la nuova azienda aveva omesso di comunicare l’avvio dell’attività in municipio. Da allora solo (tanti) disagi: per i miasmi, innanzitutto, e per gli sversamenti di liquami che si sono verificati nei campi agricoli della zona.