In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2017 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale. Nell’ambito della pedopornografia online sono stati operati 55 arresti e 595 denunce a livello nazionale; tra le operazioni più significative del Compartimento Piemonte e Valle d’Aosta, coordinate dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, si segnalano le misure cautelari disposte nei confronti di 4 soggetti operanti a vario titolo nel mondo delle squadre giovanili calcistiche del territorio piemontese che, sfruttando il proprio ruolo di allenatori o direttori sportivi, adescavano numerosi minori allo scopo di ottenere materiale pedopornografico autoprodotto.
Uno di questi in particolare utilizzava un modus operandi che si ripeteva ovvero con alcuni stratagemmi riusciva a fingersi donna sui social Facebook, Whatsapp, Kik e Telegram con adolescenti di sesso maschile per avere contatti “privilegiati” con gli stessi. Successivamente si impossessava dei selfie erotici che di volta in volta venivano dagli stessi prodotti su richiesta del giovane adescatore.
Dalle complesse operazioni di prevenzione, è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti a livello nazionale ben 28560 siti internet, di cui 2077 inseriti in black list. Un sensibile aumento, rispetto al 2016, è ravvisabile in materia di reati informatici contro la persona (diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate su tutto il territorio nazionale 917 persone e arrestate 8.
Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Il BEC (business e-mail compromise) fraud o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”. Nell’ambito di questo fenomeno specifico sono stati compiuti diversi arresti in Piemonte che hanno consentito, in alcuni casi di recuperare le ingenti somme di denaro oggetto della frode informatica.
Determinante è stato il colpo inferto ai truffatori on line, cioè a coloro che sfruttano l’anonimato della rete per ingannare ingenui consumatori con la prospettiva di acquisti allettanti. In particolare la Polizia Postale di Torino ha oscurato più di 20 siti-truffa che proponevano la vendita di telefoni cellulari a prezzi stracciati, senza tuttavia procedere alla consegna della merce. L’attività d’indagine è scaturita dalle numerose denunce di cittadini frodati in rete che avevano fatto acquisti su siti dedicati alla vendita di telefonini creati dai malfattori con l’utilizzo di domini esteri: i criminali, su cui sono ancora in corso le indagini, avevano pensato di presentare i portali di vendita e-commerce in modo che vi fossero contenuti all’interno riferimenti a ditte realmente esistenti, semplicemente inserendo in fondo alla pagina dati pubblici reperibili in rete.
SICUREZZA - Pornografia e truffe su internet: controllati dalla polizia 28560 siti
Il bilancio 2017 della Polizia Postale e delle Comunicazioni in Piemonte
