SCARMAGNO - I fedeli della parrocchia di San Michele Arcangelo dovranno attendere almeno fino al 2027 prima di poter tornare a veder celebrate le funzioni religiose all’interno della loro amata e storica chiesa. La notizia è stata data nel corso di un incontro pubblico tenutosi giovedì 28 marzo nel salone comunale di Scarmagno, alla presenza del parroco don Jacek Peleszyk, dell’architetto Alessandro Gastaldo Brac, incaricato dalla diocesi di Ivrea, e del segretario del Consiglio pastorale parrocchiale Dino Marin, che rappresentava anche il comitato spontaneo nato per raccogliere i fondi necessari per il restyling della chiesa parrocchiale.
La chiesa è chiusa da aprile 2024 a causa di gravi problemi strutturali legati a infiltrazioni d’acqua dal tetto. I primi sopralluoghi avevano fatto ipotizzare un maquillage dal costo compreso tra i 30 e i 35 mila euro. Ma un’analisi più approfondita ha rivelato la necessità di un restauro completo, richiedendo, calcolatrice alla mano, una spesa che potrebbe raggiungere i 200mila euro.
Attualmente, la somma raccolta è di poco superiore ai 20mila euro: 12.352 euro frutto di 44 donazioni raccolte dal Comitato spontaneo costituitosi nel 2023, cui si aggiungono 8mila euro stanziati dal Comune lo scorso dicembre. Durante l’assemblea, l’architetto Gastaldo Brac ha ribadito che la Curia è impegnata nell’iter per ottenere ulteriori finanziamenti, in particolare dall’8 per mille destinato dalla Cei, il cui esito è atteso a giugno. Se il contributo sarà concesso, i fondi potrebbero arrivare già a ottobre, consentendo l’avvio dei primi lavori esterni. Altri fondi saranno richiesti a fondazioni private e al Ministero della Cultura.