Questa mattina a San Giusto Canavese, Libera ha ricordato Pio La Torre e Rosario di Salvo in un bene confiscato alla mafia. A 26 anni dalla loro morte, l'associazione ha deciso di ricordare queste vittime innocenti visitando il bene confiscato ad uno dei più grandi narcotrafficanti italiani, inserito nella lista dei trenta più pericolosi latitanti: Nicola Assisi. «Un bene simbolo che ci racconta quanto il Piemonte sia crocevia, snodo strategico delle mafie e del narcotraffico a livello mondiale», spiegano da Libera.
«Ma questo luogo e la memoria di Pio La Torre ci ricordano quanto sia urgente continuare con l’opera di contrasto legislativo. Nella scorsa legislatura, infatti, è stato approvato il "Codice Antimafia", un pacchetto di norme che migliorerebbe la gestione dei beni confiscati al crimine organizzato. Il Codice, però, senza i decreti attuativi non può ancora produrre gli effetti desiderati».
Alla camminata in centro a San Giusto Canavese, alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone, c'erano anche il prefetto di Torino, Renato Saccone, il sindaco Giosi Boggio e il colonnello Emanuele De Santis, comandante provinciale dei carabinieri. Con loro il testimone di giustizia Pino Masciari, Mauro Esposito, imprenditore e testimone chiave nel processo San Michele, e Davide Mattiello, ex parlamentare del Partito Democratico (foto e video condivisi dai profili social di Libera Piemonte).
SAN GIUSTO - Libera nella villa del narcos Nicola Assisi - VIDEO
San Giusto Canavese A 26 anni dalla loro morte, Libera ha deciso di ricordare Pio La Torre e Rosario di Salvo visitando il bene confiscato al latitante