TORINO - Questa mattina alla Caserma «Bergia», storica sede del Comando Legione Carabinieri del Piemonte e della Valle d’Aosta, il Prefetto di Torino, Claudio Palomba, e il Comandante della Legione, Generale di Brigata Aldo Iacobelli, hanno commemorato l’Annuale di Fondazione deponendo una corona d’alloro al monumento ai caduti all’interno dell’edificio di Piazza Carlina (nel video).

Al termine della cerimonia sono stati premiati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino per aver catturato in America Latina due pericolosi latitanti di ‘ndrangheta e sequestrato ingenti somme di denaro, armi e droga. Si tratta dell'operazione che lo scorso otto luglio, in Brasile, in cooperazione con la polizia federale brasiliana, ha portato alla cattura di due pericolosi latitanti: Nicola Assisi e il figlio Patrick, entrambi di San Giusto Canavese.

Un encomio solenne è stato consegnato al Capitano Danilo D’Angelo, Comandante della Compagnia di Aosta, per aver soccorso un uomo che si era dato fuoco dopo essersi cosparso di liquido infiammabile, riuscendo a contenere le fiamme e a evitare ben più gravi conseguenze. E’ stato infine assegnato al Luogotenente Carica Speciale Salvatore Fucarino, Comandante della Stazione di Rivoli, il premio del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri per essersi distinto nell’espletamento dell’attività istituzionale.

L’impegno degli uomini dell’Arma al servizio delle comunità loro affidate in questi ultimi mesi è stato, più di prima, incessante: sulle strade per i necessari controlli degli spostamenti, negli ospedali per scortare il personale impegnato nei tamponi domiciliari, nel trasporto di  bombole d’ossigeno per chi ne aveva bisogno, nel consegnare le pensioni agli anziani che non potevano recarsi presso gli uffici postali e nel portare a domicilio tablet ai ragazzi meno fortunati per permettere loro di studiare. In un’atmosfera di forzata solitudine, i Carabinieri hanno intercettato anche le drammatiche condizioni di quotidianità delle famiglie che già versavano in situazioni di difficoltà. Per questo motivo, memori di chi ci ha insegnato a credere che la nostra vita, la società che c’è intorno, il futuro possono cambiare a partire dalla nostra volontà, dalla nostra capacità di superare il fossato, dal nostro saper condividere i momenti di difficoltà degli altri, con la generosità di alcune importanti aziende e la conoscenza che le Tenenze e le Stazioni dell’Arma – presenti capillarmente sul territorio – hanno di coloro che sono in stato di bisogno, è stato possibile fornire un concreto aiuto alle persone più bisognose.