SAN CARLO CANAVESE-VAUDA - Il famoso #taggailmaiale, frutto di una campagna di sensibilizzazione promossa a suo tempo dall’allora sindaco di Cuorgnè, Giuseppe Pezzetto, si dimostra un «evergreen» e torna attuale questa volta nella zona di Vauda. A segnalare il solito variegato campionario di spazzatura, fatto di oggetti e bottiglie di plastica, sacchi neri pieni zeppi di rifiuti, materiale di risulta, mobili rotti e cartacce, abbandonati in mezzo ai boschi questa volta è un nostro attento lettore.
Quest’ultimo, esasperato dal un fenomeno di inciviltà che non sembra cessare mai, ha geolocalizzato, con certosina precisione e dettagliate mappe allegate, le discariche a cielo aperto individuate durante un piccolo tour ecologico a piedi. «Cartoline» non proprio idilliache del verde Canavese.
I rifiuti selvaggiamente gettati tra i prati sono stati trovati nella riserva della Vauda, al confine tra San Carlo Canavese e Vauda, in zona Lotti La Pie-Bureta. Altri, invece, fanno brutta mostra di sé per andare in Vauda di Mathi e nei pressi del ponte sul torrente Fisca.