Galleria fotografica

CANAVESE - E' stata un'ondata di maltempo impressionante quella che ha colpito il Canavese nel corso dello scorso weekend. Pioggia, grandine, vento, fiumi esondati e frane. Nel disastro generale dei danni, indubbiamente quantificabili con cifre ingenti, forse in termini di milioni di euro, va segnalato che, per fortuna, i danni sono solo materiali e nessuna persona è rimasta ferita. Un mezzo miracolo viste le situazioni al limite di Busano, per la casa scoperchiata, e San Benigno Canavese, dove una famigliola di turisti è stata salvata dai vigili del fuoco. 

I dati Arpa confermano l'eccezionale perturbazione che ha colpito la nostra zona. I picchi massimi di precipitazione rilevati dalla rete di monitoraggio di Arpa Piemonte sono stati registrati nelle vallate alpine con valori superiori ai 100 millimetri in 12 ore, in particolare nelle stazioni di: Noasca (176 mm), Alagna (130 mm), Piano Audi (124 mm), Bocchetta Delle Pisse (119 mm), Forno Alpi Graie (110 mm), Balme (110 mm). La tabella nella fotogallery riporta i massimi pluviometrici più significativi registrati dalle stazioni. Da segnalare i valori massimi cumulati sulle 3 e 6 ore a Noasca che corrispondono a tempi di ritorno di oltre 200 anni (concetto statistico che conferma l'eccezionalità dell'evento). I fenomeni sono stati accompagnati da grandine, che localmente ha raggiunto i 8-10 centimetri. 

Per quanto riguarda i corsi d’acqua, le intense precipitazioni hanno provocato il repentino innalzamento dei corsi d’acqua del reticolo secondario, dove per alcuni è stato superato il livello di pericolo. Il Torrente Orco ha superato il livello di pericolo a Castellamonte verso le 22:00 di sabato; il colmo di piena del torrente è successivamente transitato a San Benigno Canavese nelle prime ore di domenica raggiungendo la soglia di guardia.

Anche i livelli dei corsi d’acqua del reticolo principale si sono innalzati tra sabato notte e domenica mattina, in particolare la Dora Baltea a Tavagnasco ha superato il livello di guardia, scendendo poi nel corso della giornata. L’innalzamento dei livelli dello Stura di Lanzo e del Torrente Orco hanno provocato il passaggio del colmo di piena intorno alle ore 6 locali di domenica alla stazione del Po a San Sebastiano, dove il colmo è transitato non superando il livello di guardia.