Sono stati confiscati i beni di Giovanni Iaria, l'ex esponente del Psi, assessore del Comune di Cuorgnè, poi boss dell'ndrangheta secondo l'inchiesta Minotauro che, proprio a Cuorgnè, ha evidenziato l'esistenza di una locale. Tra i beni confiscati figurano due ville, tre appartamenti, due autorimesse e un magazzino a Cuorgnè e un immobile a Pont Canavese. Valore complessivo: 9 milioni di euro.
Giovanni Iaria è morto in carcere, il 20 novembre del 2013, a causa di un attacco cardiaco. Era stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Era lo zio di Bruno Iaria, anche lui condannato a 14 anni nel processo abbreviato d’appello Minotauro. La confisca dei beni accoglie una proposta avanzata dalla Direzione Investigativa Antimafia. L’indagine ha portato alla luce l’intestazione fittizia di beni in ambito familiare ed il reimpiego dei proventi illeciti a partire dagli anni 70 e fino alla data del suo arresto.