L'incidente mortale di sabato scorso a Leini, ha (giustamente) riportato d'attualità il dibattito sulle condizioni di sicurezza dell'ex statale 460 del Gran Paradiso. In particolare, proprio sul tratto Caselle-Leini-Lombardore, dove ancora continuano a verificarsi incidenti molto gravi, purtroppo come quello che sabato pomeriggio (link sotto) è costato la vita a due persone: Denise Puglia, 23 anni di Alice Superiore (Val di Chy) e Angelo Raffaele Torchia, 52 anni di Rivarolo Canavese.
Sui social, e non solo, automobilisti e residenti si interrogano da anni sulle possibilità di rendere maggiormente sicura quella trafficata provinciale, unico collegamento diretto tra gran parte del Canavese e Torino. Del caso se ne sta occupando anche l'associazione «3merlisottoshock» di Torino, un gruppo di amici e motociclisti, accomunati dalla passione per la strada. Associazione che conosce bene le problematiche di alcune tra le più battute provinciali della zona.
«I comuni di Feletto e Rivarolo hanno fatto modifiche nel tempo lungo quella strada - spiega Nico Marinelli, presidente del gruppo motociclistico 3merlisottoshock Torino - invece sul tratto Leinì-Lombardore non è stato fatto nulla. Purtroppo gli incidenti mortali sono tutti su quel tratto. La colpa è di chi corre e sorpassa senza un domani. Io credo che con uno spartitraffico in cemento si eliminerebbero almeno il 70% degli incidenti, come è stato fatto lungo la statale 11 Torino-Chivasso». Il gruppo, attraverso i social, si è detto pronto a fare sentire la propria voce sul tema sicurezza, anche con un'azione di protesta.