Riparte domani il processo per le morti d'amianto sospette negli stabilimenti Olivetti del Canavese. Sarà Cecilia Marino, presidente applicata dal Tribunale di Torino alla sezione penale del tribunale di Ivrea, ad aprire il processo dopo che, nel giro di due settimane, sono "saltati" due giudici. Il primo, Alessandro Scialabba, ricusato dai difensori di Olivetti. Il secondo, Giuseppe Salerno, sospeso dal Csm per una condanna per abuso d’ufficio.
Sarà quindi il giudice Cecilia Marino a decidere se i 33 manager dell'Olivetti saranno processati per le tredici morti di amianto nelle fabbriche e degli uffici della società. Tra questi Carlo e Franco De Benedetti, l’ex ministro Corrado Passera (accusati di omicidio colposo in concorso) e l’attuale presidente di Piaggio, Roberto Colaninno, che deve rispondere di lesioni colpose.
Le strutture coinvolte nel problema amianto sono tutti gli stabilimenti dell'azienda a Ivrea e nel Canavese: San Bernardo, le Officine Ico, lo stabilimento di Agliè, i capannoni di Scarmagno e Palazzo uffici. Tutto è cominciato dopo una denuncia presentata dai famigliari di una ex dipendente dell’azienda. La donna aveva lavorato nello stabilimento di San Bernardo, a Ivrea, dal 1965 al 1980. Era morta il 27 dicembre 2007 per un mesotelioma pleurico maligno. I decessi sospetti sui quali la procura ha indagato sono avvenuti tra il 2003 e il 2013. Il sospetto è che abbiano lavorato in reparti contaminati da fibre di amianto, inalando polveri nocive.